Giulianova,
21.11.2011
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Le risposte del sindaco
alla notizia della
decisione di presentare
un esposto da parte del
Cittadino Governante a
difesa del Kursaal
(visto che non lo ha
fatto
l’amministrazione),
lasciano veramente di
stucco.
Dice il sindaco:
“ l’edificabilità
dell’area deriva dal PRG
del ’94, la
responsabilità è quindi
di Arboretti ”, “ i
Permessi di costruire
così come le ordinanze
di abbattimento sono
prerogative degli uffici
e dei dirigenti comunali
e non del sindaco e
della giunta”, “ Non mi
risulta che Il Cittadino
Governante abbia
presentato osservazioni
sul tema dopo l’adozione
della Variante al PRG ”.
Proviamo una profonda
pena di fronte a queste
incredibili affermazioni
e confessiamo di essere
un po’ a disagio di
fronte a tanta
insipienza.
Sappia, comunque, il
sindaco che:
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Le norme tecniche del PRG contengono
vincoli precisi per
quanto riguarda la distanza dal Kursaal e dal Condominio Tritone (sono
circa 17 metri sia
verso sud che verso
nord: praticamente
edificazione quasi
impossibile) e per
quanto riguarda l’allineamento
sul fronte strada
del costruendo
edificio (esso
dovrebbe essere
arretrato rispetto
alla facciata del
Kursaal). E’ stata
proprio la
violazione di queste
norme contenute nel
PRG del ’94 che
hanno portato al
sequestro del
cantiere da parte
della magistratura.
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La legge stabilisce che il Sindaco
indirizza
e
controlla
l’attività
amministrativa
svolta dai dirigenti
e dagli uffici
nell’attività di
gestione della cosa
pubblica. In ogni
caso sia il sindaco,
che la giunta, che
la maggioranza
non potevano non
sapere,
visto che il nostro
gruppo consiliare ha
portato, per ben due
volte,
all’attenzione del
consiglio comunale
la problematica con
l’intento di evitare
l’offesa al Kursaal
e l’irregolarità
dell’atto
amministrativo. Ci
fu risposto che era
tutto in regola e si
arrivò, persino, a
respingere la nostra
proposta di far
richiedere dal
Comune alla
Soprintendenza la
verifica di
interesse culturale
per il palazzo
storico Kursaal!
E’ finita come tutti
sanno: cantiere
sequestrato!
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I due permessi di costruire sono stati
rilasciati nel 2008
e nel 2010, le
osservazioni alla
variante al PRG si
dovevano presentare
nel 2007:
come poteva la
nostra associazione
presentare
un’osservazione in
merito se il
misfatto doveva
ancora accadere?
E poi nessuno poteva
immaginare che
un’amministrazione
avrebbe lasciato
violare le regole
urbanistiche della
città in una maniera
così grave con la
massima indifferenza
nei confronti del
bene culturale più
importante del Lido,
in un ambito come il
lungomare
monumentale,
doppiamente tutelato
da decreti
ministeriali degli
anni ’60!
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La cittadinanza deve sapere che
la variante al PRG
avviata anche
dall’attuale
sindaco, nel 2007,
contiene addirittura
un incremento degli
indici edificatori
per l’area in
questione!
Non si
rendeva e non si
rende ancora conto
egli, evidentemente,
che l’area non
poteva e non può
esprimere, a causa
delle norme tecniche
(sulle distanze e
sull’allineamento)
nemmeno quanto già
previsto prima della
variante.
L’edificabilità,
d’altronde, fu
inserita nel ’94 per
evitare il rischio
di contenziosi
derivanti dalla
reiterazione dei
vincoli su
quell’area: ma i
paletti normativi
del piano avrebbero
consentito ben poco.
Concludiamo con un
consiglio: quando si ha
torto è meglio
ammetterlo, chiedere
scusa e correggere
quello che c’è da
correggere. Si fa più
bella figura e si
evitano i danni alla
città. |