IL SINDACO VUOLE UNA CITTA’ SENZA QUALITA’
Giulianova 3.01.2011 - Il sindaco vuole
una città senza qualità e tutto il suo operato
lo conferma continuamente. L’ennesima riprova è
costituita dalla recente approvazione in
variante (senza alcuna congrua motivazione come
prevede la legge) della lottizzazione del Lido
delle Palme, ignorando persino le Norme di
Salvaguardia che non lo consentirebbero (giacchè
è in itinere la Variante generale al PRG).
Il Piano di lottizzazione approvato, di cui
tanto si vanta il sindaco, è solo una sconfitta
per la città. Intanto va chiarito che lì si
poteva edificare già dal ’98 grazie al PRG del
’94: era prevista una crescita molto più attenta
alla qualità urbana con edilizia residenziale,
commerciale, turistico-alberghiera, con impianti
sportivi e con spazi pubblici significativi per
qualità e quantità.
Poi va ricordato che ancora una volta trionfa,
con questo incoerente esponente del
centro-sinistra, un’urbanistica che penalizza
fortemente gli interessi generali e favorisce,
supinamente, quelli privati, ben oltre i limiti
di quello che sarebbe equo e sostenibile.
Non a caso il presidente del consorzio dei
proprietari del Lido delle Palme ha
pubblicamente ringraziato il sindaco per aver
mantenuto gli impegni presi in campagna
elettorale. Non altrettanto potranno fare, però,
i cittadini giuliesi, a causa della mancanza -
in quella parte così importante della nostra
città - di qualità urbana, che è la condizione
indispensabile per la vivibilità cittadina.
Per fare ciò sono stati sostanzialmente
ignorati i suggerimenti degli Enti sovracomunali
(Regione, Provincia), della Direzione Regionale
per i Beni Culturali e dell’ARTA tutti tesi al
miglioramento del nuovo grande insediamento
urbano.
Questi in sintesi gli aspetti più
penalizzanti per la città ed i cittadini
nei 90.000 mq ubicati tra il lungomare nord
(nei pressi del Dino’s) e la ferrovia:
1) i giuliesi (e i turisti) perdono
circa 20.000 mq di spazi pubblici (di cui
15.000 destinati a verde urbano e attrezzato e
circa 5.000 a parcheggi pubblici);
2) perdono l’ampliamento della tipica
fascia di verde sul lungomare giuliese;
3) c’è la quasi completa scomparsa delle
aree verdi ad est di Viale Orsini;
4) si registra la scomparsa delle
infrastrutture strategicamente pensate per
favorire la mobilità sostenibile;
5) gli spazi pubblici, fortemente
ridotti, sono quasi tutti collocati ad ovest di
Viale Orsini, soprattutto nelle aree più a
ridosso della ferrovia;
6) la quasi completa occlusione dei
cannocchiali visivi verso la collina con
forte scadimento della qualità paesaggistica
complessiva.
Nessun futuro amministratore troverà in quella
grande porzione di territorio giuliese (90.000
mq)un'area pubblica da destinare a verde
attrezzato pari (per qualità dell’ubicazione e
per grandezza) al Pioppeto. Sì, proprio quello
che Ruffini e Mastromauro si sono venduti per
oltre € 5 milioni per fini edificatori e che era
stato ottenuto da amministratori e da una
maggioranza che avevano molto a cuore il bene
comune, tanto che erano riusciti ad ottenerlo,
gratuitamente - per ubicarci la nuova piscina
comunale in un’oasi di verde - su una
lottizzazione ben più piccola di quella del Lido
delle Palme: 60.000 mq!
Nel corso del dibattito consiliare non è stato
concessa nemmeno la disamina dei vari
emendamenti migliorativi che il gruppo
consiliare de Il Cittadino Governante ha
presentato e che sono stati respinti con una
protervia fuori dal comune. Noi li riproponiamo
pubblicamente con documenti che alleghiamo e
invitiamo a constatarne la ragionevolezza.
Sul nostro sito sono, inoltre, presenti i
filmati di tutto il dibattito del consiglio
comunale a partire dall’istruttiva ricostruzione
di questa poco commendevole storia fatta dal
Consigliere Franco Arboretti nel suo primo
intervento. |