Giulianova,
Domenica 3 Luglio
2011 -
Dall'Associazione di
Cultura Politica "Il
Cittadino Governante"
riceviamo e
pubblichiamo:
Chissà se i cittadini
che hanno seguito,
l’altra sera, il
Consiglio Comunale del
“rimpasto” si saranno
ripresi dal pugno allo
stomaco ricevuto
dall’indecoroso
spettacolo offerto dagli
esponenti della
maggioranza di
centro-sinistra e da
vari esponenti di primo
piano del centro-destra?
Chissà se gli elettori
di centro-sinistra e
quelli di centro-destra
stanno gradendo il dover
constatare che le
elezioni comunali del
2009 e soprattutto il
ballottaggio fra
Mastromauro e Cameli
sono stati una mera
finzione? I fatti,
inequivocabilmente,
stanno rivelando che
era tutta una messa in
scena!
Pensate: le varie liste dei due schieramenti più grandi, la lista
civica dei Giuliesi, i
programmi elettorali di
tre candidati sindaco (Mastromauro,
Cameli, Francioni), la
contrapposizione in
campagna elettorale, la
mobilitazione degli
ignari rispettivi
sostenitori, erano solo
una gigantesca
montatura!
Prima del ballottaggio
non ci furono
apparentamenti in quanto
– dicevano - non c’erano
affinità politiche e
programmatiche fra i
sopracitati candidati.
In realtà avevamo
ragione noi de Il
Cittadino Governante ad
affermare che erano
uguali. All’epoca la
nostra valutazione
derivò dalla
constatazione che sia la
giunta di centro-destra
che quella di
centro-sinistra avevamo
governato male e con
indirizzi simili fino a
far arrivare, ambedue,
il Commissario
Prefettizio. Ora i fatti
lo confermano
ampiamente: i simili
si attraggono e le
poltrone fanno il resto.
Insomma per costoro le
“vie del potere sono
infinite”; l’unica che
disdegnano, però, è la
via maestra, quella del
pronunciamento popolare.
Le elezioni si tengono
per indicare, nelle
istituzioni, la
maggioranza, a cui viene
assegnato il compito di
governare, e la
minoranza, a cui spetta
la funzione di pungolo
costruttivo e di
controllo. In democrazia
governo ed opposizione
sono ambedue
fondamentali. Questi
concetti fondanti, a
Giulianova, sono
considerati da questi
personaggi carta
straccia, lacci di cui
sbarazzarsi con
disinvoltura.
Si sarebbe mai potuto
solo immaginare che
Mastromauro (capogruppo
dei DS all’opposizione
della Giunta di
centro-destra Cameli-Di
Carlo 2), Francioni,
(esponente del
centro-destra, tenace
oppositore della Giunta
di centro-sinistra
Ruffini-Mastromauro),
Cameli e Di Carlo
(sindaco e vicesindaco
del centro-destra per 9
anni e contrapposti
anche nel secondo turno
delle ultime elezioni
comunali a Mastromauro),
potessero ritrovarsi a
braccetto, dopo meno di
due anni, in un’inedita
quanto sorprendente
coalizione? No! Eppure
sta succedendo. Ma il
tutto suona come uno
sberleffo a tutti gli
elettori giuliesi.
Tra l’altro tutto questo
non rende nemmeno più
forti il sindaco, il PD
(che ha perso tre
consiglieri finiti in
Progresso Giuliese) ed
il centro-sinistra: ci
pare evidente che essi
siano ormai ostaggio dei
dissidenti e dei nuovi
arrivati, i quali forti
di questa consapevolezza
terranno sempre sulla
corda la traballante
maggioranza. Il
centrosinistra ha solo
dieci voti certi da cui
partire. E’ ovvio
che l’undicesimo voto
(per avere almeno una
risicata maggioranza)
deve necessariamente
venire da coloro che si
sono detti disponibili:
o da Progresso Giuliese
(tutto o in parte), o da
Cameli o da Di Carlo.
Questo, va da sé,
garantirà una notevole
forza contrattuale e di
condizionamento a
chiunque dovesse dare
questo decisivo voto.
Una dèbacle politica,
quindi, sancita dal
trionfo degli appetiti
personali e della fine
dei principi e dei
programmi.
Da tempo invitiamo a
riflettere su alcuni
aspetti che da circa un
decennio connotano la
vita pubblica giuliese:
-
il trasversalismo di esponenti
politici che passano
da uno schieramento
all'altro, pur di
acquisire potere;
-
l’affermarsi anche nell’ambito del
centro-sinistra
locale di una
visione politica
conservatrice
con scarso senso
della cosa pubblica
e lontana dalla
tutela degli
interessi generali;
-
la comparsa sulla scena politica
cittadina di una
sorta di
“pensiero unico”
sul piano
politico-amministrativo
che rende
sostanzialmente
simili i due
schieramenti
tradizionali (il che
facilita il
“trasversalismo di
potere” sopradetto);
-
un’evidente acquiescenza alle
sollecitazioni dei
“poteri forti”
(in campo
urbanistico e nella
rendita fondiaria) e
delle spinte
clientelari;
-
la scarsa qualità dell’azione
amministrativa
poco consona, per
metodi e contenuti,
all’idea della città
come insieme di beni
comuni.
La nostra associazione
decise proprio per
questo di presentare un
programma ed una lista
civile come reale
alternativa a questo
andazzo della politica
locale: l’iniziativa fu
apprezzata da tantissimi
cittadini che col 10% di
consensi hanno fatto
diventare Il Cittadino
Governante la terza
forza politica presente
in Consiglio Comunale.
Lì da due anni, con
coerenza e
costruttivamente,
riproponiamo, nel
confronto consiliare, i
contenuti del programma
con cui ci presentammo
nel 2009 ed esercitiamo
un’incisiva azione di
critica e di controllo
democratico.
Visitando il nostro sito
www.ilcittadinogovernante.it
tutto questo lavoro
istituzionale potrà
essere conosciuto. La
nostra associazione, in
modo volontario e in
nome della trasparenza e
della partecipazione,
effettua le riprese dei
consigli comunali. Sul
sito si possono, quindi,
visionare tutte le
sedute consiliari tenute
finora, tutte le nostre
prese di posizione e le
numerose proposte
avanzate. Si potrà
trovare anche
l’informazione su temi
scottanti della vita
pubblica giuliese così
come la documentazione
di tutte le iniziative
che da anni organizziamo
per promuovere la
partecipazione dei
cittadini intorno a temi
fondamentali della
nostra città.
La cittadinanza potrà
continuare a contare su
questo nostro impegno
sia in Comune che in
città e può stare
tranquilla su un fatto:
ci troverà sempre dalla
parte dei bisogni veri
della città e degli
interessi generali
convinti come siamo che
la politica non è un
fatto di poltrone da
occupare ma di idee e di
valori in grado di
produrre buongoverno per
tutti. |