Giulianova, 30.12.2011 -
Dall'Associazione di
Cultura Politica "Il
Cittadino Governante"
riceviamo e
pubblichiamo:
Ricordate
la fretta del sindaco di
controdedurre nei primi
100 giorni - calpestando
tutti e tutto - le
Osservazioni alla
Variante al PRG? Da
allora, sono trascorsi
circa 800 giorni e solo
ora si riparla di
Variante, e non per
l’approvazione! Anzi,
chissà se e quando se ne
verrà a capo.
Quell’arroganza servì,
soprattutto, ad impedire
ai consiglieri comunali
di poter esaminare tutta
la documentazione.
E’
illuminante, poi, anche
il ricordo dei seguenti
fatti e dichiarazioni:
1) Nel
novembre 2009, sindaco e
maggioranza bocciarono
prima l’Osservazione del
Cittadino Governante
sulla necessità di fare
la VAS (Valutazione
Ambientale Strategica) e
poi quella che
evidenziava il contrasto
della Variante col PTP
(Piano Territoriale
Provinciale).
2) Nel
dicembre 2009, il
sindaco dichiarava:
“Avevo indicato come
obiettivo prioritario
proprio il PRG,
lungamente atteso dai
giuliesi. Ebbene, in sei
mesi questo ambizioso
traguardo è stato
raggiunto, e la promessa
mantenuta”. Il 22
dicembre 2009 sarà
davvero una data storica
per l'avvenire di
Giulianova”.
3) Nel
maggio 2011
profetizzava: “Dopo
la stagnazione e la
crisi nel settore stiamo
assistendo ad una
ripresa dell'attività
edilizia. E questa
ripresa, è facile
prevederlo, sarà ancora
più accentuata con la
rivoluzione urbanistica
ormai alle porte”.
4)
Sempre nel maggio 2011,
il sindaco (senza
imbarazzo alcuno per i
circa due anni trascorsi
invano, dopo l’iniziale
frenesia autoritaria dei
100 giorni) prevedeva:
“A giorni la
Provincia, in ordine
alla compatibilità della
variante col Piano
Territoriale Provinciale
ci trasmetterà le
proprie determinazioni
con poche prescrizioni.
Valutato quanto perverrà
dalla Provincia sarà
possibile, procedere
alla presa d'atto finale
della variante. Ciò che
ragionevolmente avverrà
nel prossimo autunno. Da
quel momento si metterà
fine ad un'attesa durata
oltre 15 anni perché si
entrerà in fase
operativa.
Definitivamente”.
Come era
prevedibile non è andata
esattamente così,
infatti:
a)
Dapprima è giunta la
doccia fredda dal
Comitato Beni Ambientali
della Regione: è
necessario
sottoporre a VAS la
Variante. Come
stabilisce chiaramente e
opportunamente una legge
molto civile. Lo avevamo
detto.
b)
Successivamente anche
dalla Sezione
Urbanistica Provinciale
(SUP), unitamente a
consistenti rilievi,
sono giunte corpose e
giustificate richieste
al Comune, in
particolare la
predisposizione di
alcuni “studi di
approfondimento: sul
territorio agricolo,
sulle aree di interesse
paesaggistico, sul
dimensionamento sia
residenziale che
produttivo. Si
aggiungeva: “Solo una
volta esaminati gli
studi e le integrazioni
richiesti, la SUP potrà
esprimere il definitivo
parere di compatibilità”.
Un modo diplomatico per
dire che la Variante
sarebbe da rifare in
quanto fortemente in
contrasto col PTP.
Avevamo detto anche
questo.
c)
Infine nel recente
Assestamento di Bilancio
è emerso che le
entrate derivanti
dagli oneri di
urbanizzazione sono
crollate. La crisi
dell’attività edilizia è
giunta anche qui,
com’era facilmente
intuibile (sapendo
leggere la realtà).
Anche su questo Il
Cittadino Governante sta
avendo ragione. Alla
luce di ciò come farà
l’amministrazione a
convincere la SUP che a
Giulianova occorrerà
consumare un altro
milione di mq. di
territorio per
edificarvi quando, tra
l’altro, il PRG vigente
(quello del ’94 )
contiene ancora
tantissima possibilità
edificatoria?
Nel
dibattito dei numerosi
consigli dedicati alle
Osservazioni
evidenziammo chiaramente
che la città, con la
Variante proposta, non
si trovava di fronte a
nessun progetto di
portata storica, bensì
ad uno strumento
urbanistico modesto ed
involutivo che avrebbe
fatto regredire
gravemente la qualità
ambientale e
paesaggistica, la
vivibilità cittadina,
nonché le stesse
potenzialità economiche
per cui è vocato il
nostro bel territorio.
Parleremo prossimamente
di cosa non va nella
Variante, di cosa ha
bisogno veramente la
città e di come
recuperare il tempo
perduto su alcune buone
cose che, grazie al
Cittadino Governante,
vennero approvate
all’unanimità in
Consiglio nel 2009.
Intanto
sarebbe interessante
sapere dai partiti della
maggioranza come fa
l’avv. Mastromauro ad
affermare che la città
attende da oltre 15 anni
la Variante al PRG
quando il PRG vigente
(che ha sbloccato
l’edilizia in città) è
stato adottato nel 1994,
proprio poco più di 15
anni fa. A farlo, tra
l’altro, non fu la
stessa maggioranza che
lo ha fatto eleggere
sindaco? |