Giulianova, 9.11.2011 -
Dall'Associazione di
Cultura Politica "Il
Cittadino Governante"
riceviamo e
pubblichiamo:
LA FARMACIA COMUNALE
VA SALVATA
MA SE SI VENDE OCCORRE REALIZZARE MOLTO.
La farmacia comunale non
va venduta perché:
-
E’ un’attività economica pubblica che
produce guadagni
annuali consistenti
e migliorabili
ulteriormente.
-
Può produrre servizi importanti per la
collettività.
-
Si doveva evitare di creare una
situazione
finanziaria così
deficitaria nel
Bilancio Comunale:
oltre alle cause
esterne, ci sono,
infatti, molte cause
locali di cui sono
responsabili gli
amministratori
comunali.
-
Ci sono altre vie concrete da
percorrere per
fronteggiare il buco
finanziario creatosi
in Bilancio.
-
C’è un fronte molto ampio di forze che
responsabilmente
dice no alla
vendita, che
attualmente
rappresenta la
maggioranza della
popolazione e che
sta trovando
notevole consenso
nella raccolta di
firme per la
salvezza della
farmacia comunale.
E comunque se la Giunta
volesse venderla,
nonostante tutto, il
Comune deve, almeno,
realizzare un lauto
introito.
A tal fine il Bando per
la vendita va, quindi,
modificato e
prorogato perché:
-
E’ autolesionistico aggiudicare la gara
anche con un solo
partecipante (la
svendita della
scuola elementare
Acquaviva - quando
ci fu un solo
partecipante - lo
dovrebbe aver
insegnato!).
-
La base d’asta può, congruamente,
essere superiore e
partire dai 4
milioni di euro. Si
fa sempre in tempo
ad abbassare in caso
di gara deserta.
-
Occorre garantire una conoscenza
maggiore a livello
regionale e
nazionale della
notizia della
vendita per avere
una vera
competizione tra le
offerte.Visto che
possono partecipare
solo farmacisti
vanno informati
tutti gli ordini dei
farmacisti sul
territorio nazionale
e non solo quelli
abruzzesi.
-
Occorre concedere più tempo per
favorire una
maggiore
partecipazione alla
gara e per dare il
tempo ai potenziali
partecipanti di
organizzarsi nel
reperimento del
denaro necessario
(presso le banche o
creando cordate
forti
economicamente).
-
Vanno modificate le clausole che
tendono a
restringere la
possibilità di
partecipazione alla
gara.
-
Andrebbe favorita la creazione di
società di giovani
farmacisti
disoccupati ma in
possesso dei titoli
previsti.
-
Va messo nel bando l’entità del volume
di affari annuali
della farmacia, il
fatto che si trova
in una città
balneare, in centro
e con facilità di
parcheggio.
Si torni,
responsabilmente,
indietro, quindi o
almeno si creino le
condizioni perché il
Comune introiti il più
possibile. |