Giulianova, Mercoledì
16 Marzo 2011 -
“Imbeccati dal
disinformato di turno,
senza una seria verifica
né delle fonti, né della
veridicità delle notizie
poi divulgate, o inclini
al più becero gossip,
alcuni giornalisti, e
con loro talune forze
politiche, hanno gettato
fango sul sottoscritto,
accusandomi, in
relazione alla vicenda
CIRSU-SOGESA, di
inciucio o, peggio, di
sacrificare la parte
pubblica a favore del
privato, adombrando
velenosamente, e
volutamente, torbidi
interessi. Qui si
cambiano vistosamente le
carte in tavola. E tanta
intenzionale e sfacciata
disinformazione lascia
pensare che ci sia uno o
più suggeritori
interessati a gettare
fango per delegittimare
chi, come il
sottoscritto, si è
battuto per salvare il
CIRSU quando altri
volevano liquidarlo,
lottando quindi per
garantire una prevalenza
del soggetto pubblico
sul privato e per
tutelare i lavoratori”.
Il sindaco Francesco
Mastromauro non
nasconde il suo
disappunto dopo aver
letto su un sito
internet un articolo in
cui si definiva
“singolare” l'attivismo
del primo cittadino che
aveva convocato una
riunione con i sindaci
dei comuni del CIRSU per
risolvere le gravi
problematiche in atto.
“Inciuci trasversali?
Favor per il privato
mortificando il
pubblico? Ma stiamo
scherzando? Anche senza
citare uno ad uno tutti
i documenti, e sono una
montagna, che rendono
queste affermazioni
carta straccia facendo
trasparire, come è
giusta definirla, una
strategia di
disinformazione forse
scientificamente
programmata e messa in
atto”, dice il
sindaco, “basterebbe
ricordare la
ricapitalizzazione del
CIRSU, per evitarne la
liquidazione, di cui mi
ero fatto strenuo
sostenitore;
ricapitalizzazione
voluta quindi da tutti i
comuni del Consorzio.
Quella operazione era
peraltro condizionata
alla voltura dell'AIA
della discarica di
Grasciano 2 in capo a
CIRSU, come peraltro
deliberato
dall'Assemblea dei soci
e come scritto a chiare
lettere nella
delibera di consiglio n.
108 del 9 dicembre 2010.
Tale mandato –
prosegue il sindaco –
unitamente a tempi certi
per la costruzione della
discarica, alla partenza
del porta a porta in
tutti gli altri comuni
del CIRSU, alla concreta
realizzazione del piano
industriale ed alla
ristrutturazione del
polo tecnologico e,
ancora, al mantenimento
dei livelli
occupazionali, tale
mandato, dicevo, veniva
conferito al nuovo CdA
di CIRSU e, per esso, al
presidente Ziruolo.
Questi dunque gli
obbiettivi indicati dai
Comuni soci che il CdA
del CIRSU doveva
conseguire. Ma, a
distanza di tre mesi, la
situazione ha avuto gli
esiti che sono sotto gli
occhi di tutti, cioè
continui disservizi,
raccolta e smaltimento a
singhiozzo persino
durante l'emergenza
alluvione. E ciò a
fronte di un impegno
economico da parte del
Comune di Giulianova
ammontante ad oltre 5
milioni e mezzo di euro
annui!”
Ma il sindaco aggiunge
anche un elemento
riguardante
specificamente la
riunione tenutasi in
Comune il pomeriggio del
14 marzo scorso.
“A chi mi accusa di
riunioni 'carbonare'
replico che tale
incontro si era reso
necessario proprio per
non interrompere il
servizio di igiene
urbana nei Comuni
interessati. E sapete
chi l'aveva sollecitata?
Lo stesso presidente del
CIRSU l'11 marzo
scorso con nota
protocollo n. 820.
Il quale, parole sue,
scriveva testualmente a
noi sindaci: “Al fine
di non interrompere il
servizio di igiene
urbana, VI INVITIAMO A
CONTATTARE DIRETTAMENTE
GLI IMPIANTI DI
SMALTIMENTO OVE
CONFERIRE I RIFIUTI”.
E a tal fine allegava un
fac-simile di richiesta
per accelerare la
procedura. Ecco dunque
il perché della riunione
alla presenza del
dirigente del Servizio
Rifiuti della Regione
Franco Gerardini, sempre
generosamente
disponibile e pronto a
darci il suo
qualificatissimo
contributo. Insomma, se
non ci fossimo attivati
direttamente
l'immondizia sarebbe
rimasta per le strade,
trasformandoci in una
sorta di Napoli. Abbiamo
dovuto sostituirci al
CIRSU, per quanto lo
stesso CIRSU sia
obbligato
contrattualmente con i
Comuni consorziati –
prosegue Mastromauro –
per evitare una grave
situazione di emergenza
ambientale, tenuto conto
che l'indomani i
cancelli della discarica
di Casoni sarebbero
rimasti chiusi. E
quell'incontro del 14
marzo, peraltro, ha
sortito l'effetto
sperato, anche se solo
per un lasso di tempo
limitato. E dov'è allora
il turpe intreccio che
si paventa? Prima di
accusare o di scrivere
cose inesatte
occorrerebbe
informarsi. La verità è
che i Comuni stanno
pagando direttamente le
somme per il
conferimento alla
discarica di Casoni al
posto di CIRSU. Ora
– conclude il sindaco –
dobbiamo avere grande
attenzione nei confronti
dei lavoratori della
SOGESA che in assenza di
risorse economiche,
visto che il CIRSU non
paga, rischiano di non
avere lo stipendio.
Quindi, le nostre
preoccupazioni sono due:
garantire la continuità
della raccolta
dell'immondizia nelle
nostre città e tutelare
i lavoratori. E mi
auguro che a fronte di
problemi così seri si
evitino le spire
velenose della
demagogia, che in un
tale contesto sarebbe
quasi uno sciacallaggio..
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Al Signori Sindaci dei Comuni di:
>
Bellante
>
Giulianova
>
Morrò d'Oro
>
Mosciano
>
Notaresco
>
Roseto
Loro Sedi a mezzo Fax e mail
Prot.
820
Oggetto: Diffida Deco dei
8/3/11.
Con
riferimento alla nota in oggetto, al fine di non
interrompere il servizio di igiene urbana, Vi
invitiamo a contattare direttamente gli impianti
di smaltimento ove conferire i rifiuti. A tal
fine alleghiamo un fac simile di richiesta per
accelerare la procedura. Confermiamo che, nel
frattempo, giuste intese, la Sogesa continuerà a
garantire il servizio di raccolta e trasporto
dei rifiuti.
Cordiali saluti
CIRSU spa
d'ordine del Presidente Andrea Ziruolo
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