Giulianova,
Venerdì 11 Nov. 2011 -
E' andata deserta l'asta
per la vendita della
Farmacia comunale al cui
avviso, reso noto il 18
ottobre scorso, era
stata garantita la
massima diffusione
venendo pubblicato
sull'Albo pretorio
del Comune, sul sito
istituzionale dell'Ente
e, per estratto,
sulla Gazzetta Ufficiale
della Comunità Europea,
sulla Gazzetta Ufficiale
della Repubblica
Italiana e su quotidiani
a diffusione locale e
nazionale.
“Stiamo valutando la
possibilità di
rimodulare una ulteriore
procedura di vendita
– dice il sindaco
Francesco Mastromauro
– perché la Farmacia
comunale, come stanno
facendo moltissimi
comuni italiani, e da
ultimo la vicina
Mosciano S. Angelo, si
deve vendere. Una
scelta, ribadisco,
dolorosa ma necessaria
per garantire il
rispetto del Patto di
stabilità di quest'anno,
per il quale stiamo
comunque approntando
scelte alternative atte
a scongiurare lo
sforamento al 31
dicembre 2011 nonostante
la mancata vendita della
Farmacia comunale. Ma
rimane il problema del
Patto di stabilità per
il 2012 e per gli anni a
venire. Patto di
stabilità, e non buchi
al bilancio né tanto
meno 'spese pazze'”,
dice ancora il sindaco,
“come è stato insinuato
velenosamente da chi ha
tutta l'intenzione di
creare confusione dando
notizie false. La nostra
è dunque una scelta
obbligata e al tempo
stesso strategica per
evitare che nei prossimi
anni si tagli le gambe
alla città e ai
cittadini. Perché –
spiega il primo
cittadino – se non si
rispetta il Patto di
stabilità, una morsa che
sta stritolando tutti
gli enti locali già
duramente colpiti dalle
manovre finanziarie, si
dovrà fare quello che
sinora a Giulianova non
è stato fatto, cioè
aumentare, e parecchio,
le tariffe dei buoni
pasto degli alunni,
delle rette agli asili
nido e il costo del
trasporto degli
scuolabus, solo per fare
un esempio. E non
finirebbe qui, perché
dovremmo pure tagliare
le spese, sinora da noi
garantite, per
l'assistenza ai disabili
e per gli aiuti alle
famiglie in difficoltà
economica, che purtroppo
stanno aumentando
esponenzialmente, senza
contare il fatto che
saremmo impossibilitati
a procedere ad
assunzioni, ad accendere
mutui per finanziare le
opere pubbliche, a fare
investimenti per la
città. Ma soprattutto
– dice ancora
Mastromauro – ci
vedremmo
costretti ad aumentare
TARSU, TIA e le aliquote
IRPEF. A Teramo, ad
esempio, proprio un paio
di giorni fa l'aliquota
IRPEF è aumentata dallo
0,5 allo 0,8%, seguendo
l'aumento della TIA e
delle tariffe dei passi
carrabili, mediamente il
doppio o il triplo
rispetto a quelle di
Giulianova”.
“Alternative alla
vendita della Farmacia
comunale? E quali?
Intendo alternative
serie e praticabili, non
le fumoserie
approssimative frutto di
demagogia e populismo”,
fa eco l'assessore al
Bilancio Fabio
Ruffini. “Noi
abbiamo intrapreso una
battaglia serrata
all'evasione fiscale,
accertando,
relativamente agli anni
2008-2009, ben 1.200.000
euro di evasione
relativa alla TARSU e
circa 1 milione di euro
riguardante l'ICI. La
Corte dei Conti, non lo
si dimentichi, ci ha
inserito tra i comuni
virtuosi d'Abruzzo, non
abbiamo mai sforato il
Patto di stabilità e,
primi in regione,
abbiamo sottoscritto nel
2010 un protocollo con
la direzione regionale
dell'Agenzia delle
Entrate – ricorda
Ruffini - ai fini
della maggiore efficacia
dell’azione di lotta
all’evasione. Ed inoltre
abbiamo vinto, dopo anni
di dispute e diatribe,
anche il ricorso contro
l'ENAM, proprietario
della colonia Maltoni
Mussolini, che
finalmente dovrà versare
al Comune oltre 500.000
euro dovuti per i
pagamenti ICI. Insomma”,
conclude Ruffini,
“abbiamo fatto e stiamo
facendo tutto il
possibile per mantenere
i livelli ottimali dei
servizi ai cittadini
senza mettere loro le
mani in tasca,
nonostante i tagli
subiti dal Governo che
nel 2012, un vero anno
di lacrime e sangue,
saliranno ad oltre
900.000 euro”.
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