Giulianova,
Giovedì 27 Ottobre 2011 -
Dal Comitato "Salviamo
la Farmacia" ricviamo e
pubblichiamo la
LETTERA APERTA
AL SINDACO MASTROMAURO
Egregio signor sindaco,
eviti di offendere
“l'anzianità
dell'ex-sindaco Trifoni”,
il primo a protestare
contro l'assurda
decisione di svendere la
farmacia, e per questo
maltrattato e cacciato
dal consiglio comunale.
Si preoccupi piuttosto
di trarre lezione dalle
amministrazioni guidate
dall'ex-sindaco Trifoni,
quelle sì virtuose e
degne unicamente di
stima e di rispetto.
Ricordi, signor sindaco,
che “irresponsabili” non
son quelli che, come
noi, difendono coi fatti
i beni di tutti (per di
più produttivi), ma
quegli amministratori
che, come lei, non fanno
altro che far lievitare
le spese ed i debiti del
proprio Comune, creando
voragini nei bilanci e
non trovando, da ultimo,
altro rimedio che la
vendita del patrimonio
pubblico.
Si informi, signor
sindaco, su quante
amministrazioni, quelle
sì virtuose, non fanno
cassa con la vendita dei
loro “gioielli”, ma al
contrario operano per
rafforzare e
moltiplicare quelle
attività capaci di
portare denaro nelle
casse comunali.
Eviti, signor sindaco,
di cadere nel ridicolo
definendo noi “Armata
Brancaleone” quando la
sua sopravvivenza
politica è a stento
garantita dall'alleanza
più squinternata che si
sia mai vista a
Giulianova. O
accusandoci di
perseguire “interessi
particolari” quando è
chiaro a tutti che
l'unico “interesse
particolare” che
circonda questa vicenda
è quello del privato che
si aggiudicherà una
farmacia che non è né
sua, né della sua
maggioranza, ma di tutti
i Giuliesi.
E si ricordi, signor
sindaco, che quella che
sta usando non è la
diligenza del buon padre
di famiglia, ma
piuttosto la
disperazione del cattivo
amministratore.
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