Giulianova, Venerdì
11
Febbraio 2011 -
A
fronte di un partito,
quello dell' IDV, che a
livello nazionale sta
lavorando per creare una
valida alternativa di
governo con il PD e SeL,
e a livello locale
amministra proprio con
questi stessi partiti,
sempre nel rispetto di
alcuni elementari
principi che connotano
la nostra anima da
sempre: autonomia nelle
idee e nelle proposte,
collaborazione e lealtà
nei confronti della
coalizione di centro
sinistra, facendo
prevalere le scelte
assunte democraticamente
nel confronto dialettico
con la maggioranza e
che rappresenta appieno,
proprio attraverso i
suoi esponenti, il
coordinatore Ragni, il
consigliere provinciale
Mercante e l' assessore
Ranalli, la voce del
partito dal livello
nazionale a quello
regionale e locale, non
solo per quello che ci
viene indicato dalla
linae politica della
dirigenza ma soprattutto
per quello che ci viene
richiesto dai nostri
iscritti, amici e
simpatizzanti :
LAVORARE, AGIRE,
AMMINISTRARE, NON PIU'
POLEMICHE STERILI.
Di fronte a questo
grande impegno e lavoro
dei veri cittadini dell'
Italia dei Valori, e
vorremo ricordare, in
primis, le 500 firme
raccolte a Giulianova
per i 3 referendum
contro l' energia
nucleare, la
privatizzazione dell'
acque e il lodo Alfano,
la sensibilizzazione
verso il problema dei
termovalorizzatori, la
politica giovanile,
nonchè tutti i risultati
dell' amministrazione
comunale nel campo dell'
ubanistica ed edilizia
nell' ottica della
riqualificazione del
tessuto urbano e del
rilancio della ns.
città, a cosa
assistiamo?
Assistiamo a un
strumentale attacco dei
soliti che si
definiscono militanti
del partito e zoccolo
duro, i
quali, constatiamo
esterrefatti, chiedono
solo i tempi del
congresso cittadino :
forse pensano di
poter usare
strumentalmente il
partito per i loro
propri fini o per i fini
di qualche altra
associazione politica?
La domanda nasce
spontanea, dato che
addirittura in uno degli
ultimi Consigli
Comunali, una parte
dell' opposizione ha
minacciato l'
assessore paventando
grandi cambi di
indirizzo nella nostra
politica una volta
effettuato il congresso
cittadino.
Ci domandiamo : ma
costoro da quali logiche
sono mossi, se chiedono
solo il congresso ?
E anche dalle loro
esternazioni sulla
stampa, dato che si
sentono distanti dal
lavoro e dagli
obiettivi dell'
amministrazione
comunale, dell'
assessore, del
coordinamento, da quelli
dell' On.le Di
Stanislao, e quindi, in
conseguenza da quelli
portati avanti dal
partito intero dell'
Italia dei Valori, si
evince chiaramente che
questo piccolo gruppo è
proprio lontano dai
principi e dagli
ideali del nostro
partito, in
effetti questo gruppo
non rappresenta l' IDV.
Vorremmo ricordare il
pensiero del Ns.
Presidende Di Pietro,
esternato in occasione
della presentazione
delle firme per i
referendum e in
seguito condiviso all'
unanimità dalla
dirigenza nazionale del
partito nella riunione
di Tivoli di un mese fa
: ... anche tra noi
qualcuno ha remato
contro o si è
disimpegnato e il
partito farà un' attenta
analisi dell' impegno
profuso per la raccolta
delle firme e adotterà
gli opportuni
provvedimenti e ancora,
... ci siamo dati regole
stringenti, prima di
avere incarichi e ruoli
bisognerà rendersi conto
di voler lavorare all'
unisono con il partito,
chi non si riconosce
nella nostra politica
deve lasciare l' IDV.
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