Giulianova,
Sabato 5 Novembre 2011
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Oggi voglio riflettere con voi su un pensiero che mi disturba
da tempo e che è andato
aggravandosi in
quest'ultima, calda
settimana di novembre,
a causa delle infelici
manifestazioni verbali
del coordinatore Eden
Cibej.
Può, mi chiedo, un
rappresentante di un
partito politico così
importante, assumere
un atteggiamento che mi
permetto di definire
disfattista? Ebbene
sì, può farlo. Ed ecco
che allora quel pensiero
di cui vi parlavo si
acutizza fino a
diventare una certezza: la
politica, quella vera,
non esiste più,
perché se è vero che un
giovane che ha voglia di
fare politica si ritrova
continuamente avvolto da
meccanismi vecchi e
ferragginosi, tra i
quali e difficile
districarsi, è
altrettanto vero che,
dovrebbe essere la
persona con più
esperienza a capire che
tra i drammatici
problemi che
attanagliano il nostro
paese, le distinzioni,
distanze o
contrapposizioni vanno
bene ma solo sui
contenuti, perché i
cittadini sono stanchi
della litigiosità di un
centro-sinistra che ha
regalato, con le sue
divisioni, la vittoria a
Berlusconi e Chiodi.
Di sicuro, la posizione assunta dal Coordinatore di
Giulianova, non giova al
partito, ed evidenzia un
modo arcaico di fare
politica, ovvero quello
di fare accuse e
illazioni che non hanno
alcun fondo di verità:
vedi la richiesta di
commissariamento, che io
non ho mai avanzato e
che soprattutto non
spetta a me istruire, in
quanto rispettoso delle
regole che vigono
all’interno dell’ Italia
dei Valori, come sancito
dagli articoli 5 e 9 del
nostro Statuto
Regionale.
Io sono convinto che la soluzione più consona sia quella di
riportare la discussione
nei termini del
coordinamento e
affrontare in maniera
più aperta e leale
possibile i temi che più
sono urgenti per la
città di Giulianova,
ovvero quello che ci stà
più a cuore. |