Giulianova, 23.12.2011 -
Rispondere al PdL di
Giulianova è come
sparare sui cardellini
in periodo di silenzio
venatorio. Il
coordinatore della
colonia di Giulianova
del partito, Paolo
Vasanella, del quale si
rammenta come brillante
iniziativa politica la
celebrazione della Festa
dei nonni, facendo
ricorso alla sua
straordinaria inventiva
ha partorito un
manifesto stile anni '70
pieno di banalità e
falsità nei confronti
del sindaco Francesco
Mastromauro e della
Giunta.
In poco più di due anni
il sindaco ha risolto
problemi annosi di
questa città, ed avviato
un deciso piano di
interventi destinato a
cambiare in meglio il
volto di Giulianova. I
riconoscimenti sul piano
turistico che hanno
restituito a Giulianova
il suo ruolo di
centralità, il nuovo
depuratore, le strategie
di contrasto
all'evasione fiscale, il
PRG, le opere pubbliche,
le misure a favore del
Centro storico,
l'attenzione alle fasce
sociali più deboli, la
legalità ripristinata
nell'assegnazione degli
alloggi popolari e tanto
altro ancora sono fatti
incontrovertibili, e
offrono la misura di un
impegno serio e coerente
con il programma
Giulianova 2020.
Piuttosto che
trasformarsi nella renna
malandata che appende le
palle di Natale, il PdL
dovrebbe prepararsi per
l'Epifania a ricevere
cenere e carbone.
Frantumati e senza
leader credibili,
impegnati solo a far
tagliare le gambe a
Giulianova dal
governatore Chiodi, che
promette senza
mantenere, ipotecando il
futuro del nostro
ospedale e chiudendo i
rubinetti dei
finanziamenti pubblici
per opere vitali come
l'arginatura dei fiumi,
incapaci di ogni seria
progettualità e
consapevoli di essere
ormai alla deriva
politica, i pidiellini
sfogano le loro
frustrazioni in penosi
esercizi grafici.
Se questo è il PdL, non
c'è nulla di cui
preoccuparsi. Perché più
noioso delle cose che
dice il PdL, è il PdL
stesso. |