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  Pdl:  «Patto Pd-Udc, il sindaco di dimetta»

Oggi pomeriggio c'è stata l'annunciata conferenza stampa del Pdl nella nuova sede di piazza Roma. Ha aperto i lavori il coordinatore locale Paolo Vasanella che, senza fare nomi, ha parlato di "registi occulti che muovono le pedine in città senza candidarsi e mettersi in discussione davanti all'elettorato".Giulianova, Venerdì 17 Giugno 2011 - La piazza di Giulianova si è ormai trasformata in una vera e propria arena politica. Origine di tutto ciò l'accordo Pd-Udc che sta creando malumori sia a destra che a sinistra. Oggi pomeriggio c'è stata l'annunciata conferenza stampa del Pdl nella nuova sede di piazza Roma. Ha aperto i lavori il coordinatore locale Paolo Vasanella che, senza fare nomi, ha parlato di "registi occulti che muovono le pedine in città senza candidarsi e mettersi in discussione davanti all'elettorato". Il consigliere ha così continuato: "A Giulianova la gente è stufa di assistere a continui trasformismi. Con l'operazione portata avanti dal Pd e dall'Udc si è aperta una nuova fase segnata dalla coerenza e dall'appartenenza che sono gli elementi portanti della nostra azione politica. Non tagliamo i ponti con i simpatizzanti dell'Udc che non sono d'accordo con le scelte fatte da pochi e ci rivolgiamo a loro come pure alla storica figura di Bruno Tarantella che ha militato sempre nell'area di centro-destra". Ancora Vasanella: "Rimarremo oppositori della giunta di centro-sinistra guidata da Mastromauro al quale ricordiamo di aver parlato ai quattro venti di un esecutivo composto da talenti. Dopo appena due anni -ha concluso Vasanella- il sindaco non solo ha sostituito due assessori, ma ha rimescolato buona parte delle deleghe bocciando indirettamente la maggior parte degli assessori. Se Mastromauro non è più in grado di guidare la Giunta, farebbe meglio a presentare le dimissioni". Poi è stata la volta di Andrea Rota, caprogruppo Pdl in consiglio comunale: "I cittadini vanno sempre meno a votare in quanto sono stufi di assistere a spettacoli indecorosi come quello andato in scena a Giulianova. C'è sfiducia verso certa politica. In un primo momento il Pd -continua Rota- aveva chiuso le porte all'Udc, poi con il mancato accordo con i quattro consiglieri di Progresso Giuliese, il partito di Casini è tornato in bonis. In consiglio comunale verificheremo l'atteggiamento di Cameli che, come presidente locale dell'Udc, è rimasto all'interno di una forza di opposizione come Obiettivo Comune. Nell'accordo Pd-Udc c'è chiaramente uno stipendio in cambio di un voto in più a favore della maggioranza. Vorrei domandare al neo assessore all'urbanistica Alfonso Vella se per le sorti di piazza Dalla Chiesa seguirà la stessa strada di Nadia Ranalli che lo ha preceduto". Alla conferenza stampa era presente anche Pierfrancesco Manisco, responsabile della Giovane Italia: "Qualche mese fa avevamo anticipato le mosse dell'Udc. Per le scelte di Giancarlo Cameli in noi giovani c'è una profonda sfiducia. Siamo contro gli inciuci e gli intrallazzi della politica e continueremo a denunciarli apertamente". Al consigliere provinciale Claudio Posabella ("Quello di Giulianova è un quadro immorale") ha fatto eco il componente del direttivo Romolo Lanciotti: "Sono deluso come non mai dal comportamento di Giancarlo Cameli". Ha chiuso la conferenza stampa Stefano Ledda (ex vice sindaco proprio della Giunta Cameli): "C'è tanta confusione in giro. Cameli, invece di prendere le distanze dall'accordo, si è avvicinato a Mastromauro sotto la spinta di piccoli strateghi locali. Non farebbe cosa sbagliata il sindaco Mastromauro a rassegnare le dimissioni". Domattina conferenza stampa (ore 10) di Progresso Giuliese. Domenica riposo (forse). 

da Alfonso Aloisi   

 

 

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