Giulianova, Giovedì
24
Febbraio 2011 -
Tutto ci saremmo
aspettati tranne una
vera lezione di politica
da parte dei giovani del
PDL.
Conosciamo gli autori (o
meglio, l’autore);
sappiamo pure chi ne è
l’ispiratore.
E’ qualcuno che, in
questi giorni
stranamente dimenandosi
rispetto alla sua solita
letargia, si è
prontamente occupato del
caso UDC GIULIANOVA,
raggiungendo
telefonicamente alcuni
nostri dirigenti e
domandandosi il perché.
Le ragioni potrebbe
trovarle proprio
all’interno del suo
partito, ormai svuotato
e sempre più
identificatosi con il
fuggi fuggi generale.
E
dovrebbero saperlo anche
i suoi giovani se è vero
(ed è vero) che uno dei
suoi dirigenti, Gianluca
Antelli, si è ben saputo
allontanare.
E
allora ?
Allora la coerenza.
Sarà quella di avere un
partito tutto per sé e
contro tutti (noi, al
suo posto, avremmo fatto
un passo indietro).
Sarà chi per ottenerne
la responsabilità si è
prestato ad un
amichevole scambio
avvenuto a più alti
livelli ?
Dei giovani del PDL
ammiriamo non poco il
documento provinciale
che invoca la
meritocrazia.
Bene che incomincino da
Giulianova.
I
voti. E’ vero, ne
abbiamo preso pochi,
forse quei pochi che
sono stati utili ad
accendere la fiammella
della speranza che si è
chiamata ballottaggio,
di una vittoria sfumata
che non sarebbe stata
tale se qualcuno non
avesse perso, nello
stesso giorno di
elezione, circa 2000
voti.
Quanto a noi ci
impegneremo per il
rilancio di questa
città, criticando, se
necessario ma ben
sapendo che sono i fatti
concreti che la
cittadinanza vuole .
Del resto le 300 nuove
iscrizioni al nostro
partito indicano che
quella è la strada
giusta, da seguire
insieme a chi, per
questo comune, per
questo territorio, ha
dato tanto.
Un po’ più di rispetto
quando si fanno certi
nomi.
La solitudine è, dunque,
l’irreparabile
conseguenza.
UDC GIULIANOVA |