Giulianova,
10.12.2011 -
Risiedi nel quartiere Annunziata? Allora non
puoi accedere al corso scolastico di
orientamento musicale. E' questa la spiegazione
ricevuta dai coniugi
Ugo Pepe e
Tatiana Marchetti, genitori del
minore iscrittosi a suo tempo alla scuola media
Bindi-Pagliaccetti (sede centrale al Lido in via
Ippolito Nievo), ma non accettato. I fatti. Il
ragazzo, nella primavera del 2011, quando stava
per completare gli studi della scuola primaria
(elementari), si è iscritto alla prima classe
delle medie scegliendo il corso ad orientamento
musicale. L'alunno, nel maggio 2011, ha dovuto
sostenere una prova attitudinale che ha superato
senza problemi rientrando così a pieno titolo
tra gli adolescenti ammessi alla classe ad
orientamento musicale. A settembre la svolta. Il
giorno 3 di quel mese, quando è stata resa
pubblica la composizione delle varie classi, Ugo
Pepe e Tatiana Marchetti, allibiti e senza
parole, hanno constatato l'esclusione del loro
piccolo. Gli stessi, con la diligenza del buon
padre di famiglia, hanno chiesto spiegazioni al
dirigente scolastico della scuola media
Bindi-Pagliaccetti. Un tentativo di composizione
bonaria andato evidentemente a vuoto e così i
due genitori hanno ritenuto di percorrere strade
diverse. Infatti, gli stessi si sono rivolti
agli avvocati giuliesi
Olga Liberatore ed
Albert Pepe
che hanno inoltrato ricorso, per conto dei loro
assistiti, al T.A.R. Tribunale Amministrativo
Regionale, contestando il provvedimento di
esclusione del minore dalla classe musicale. La
motivazione addotta dal dirigente scolastico in
merito all'esclusione dell'alunno da quel corso
sperimentale era incentrata esclusivamente sulla
residenza della famiglia Pepe (quartiere
Annunziata) considerata un ostacolo insuperabile
in relazione alla frequenza della classe
musicale presso la sede centrale della scuola
media Bindi-Pagliacetti ubicata al centro di
Giulianova Lido. Così facendo il dirigente
scolastico, come sottolineano gli avvocati Olga
Liberatore ed Albert Pepe, avrebbe discriminato
tutti i ragazi residenti nel quartiere
Annunziata precludendo così la possibilità di
una diversa offerta formativa in contrasto con
la normnativa vigente. Al riguardo, infatti, il
M.I.U.R. (Ministero Istruzione Università e
Ricerca), in ossequio alle direttive
comunitarie, lascia liberi i genitori di
scegliere il corso scolastico che più si confà
alle attitudini dei ragazzi in modo da esaltare
ed entusiasmare le loro capacità sviluppando in
tal modo le inclinazioni degli alunni. Secondo
gli avvocati il dirigente scolastico avrebbe
impedito ad un bambino, pratico nell'uso della
chitarra, di usufruire di un servizio pubblico
gratuito che la stessa scuola offre ed al quale
il ragazzo era stato ammesso avendo conseguito,
al termine delle prove attitudinali, un
punteggio pari a 20,50 su 21, in pratica quasi
il massimo. Sulla scorta dei vari elementi
emersi, i genitori hanno deciso di difendere le
ragioni del loro figlio. Va precisato che gli
avvocati
Olga Liberatore
ed
Albert Pepe, alla vigilia della
notifica del ricorso, hanno tentato di
coinvolgere anche l'Ufficio Scolastico
Provinciale (ex Provveditorato agli Studi), ma
anche in questo caso c'è stato un nulla di
fatto. Il dirigente scolastico della scuola
media Bindi-Pagliaccetti, nel costituirsi in
giudizio, ha ribadito anche in quella sede le
sue ragioni alla base dell'esclusione
dell'alunno dal corso musicale. Il T.A.R. per
l'Abruzzo, il giorno 7 dicembre scorso, in
Camera di Consiglio, ha ritenuto sussistenti le
ragioni del minore che da subito potrà
frequentare la 1^ C ad orientamento musicale
della scuola secondaria di primo grado della
Vincenzo Bindi-Raffaele Pagliaccetti di
Giulianova. Per il merito il T.A.R. ha fissato
l'udienza per il prossimo mese di giugno, ma
anche in quella sede i concetti di fondo
dovrebbero essere ribaditi. |