Giulianova,
Sabato 8 Gennaio 2010 -
Il nuovo Piano di dimensionamento scolastico, approvato dalla
Giunta regionale su proposta dell’assessore
Paolo Gatti, “non modifica in alcun modo
l’attuale offerta didattica, i servizi e gli
indirizzi di studio, la riduzione delle
dirigenze attiene esclusivamente l’assetto
amministrativo e burocratico”.
A dichiararlo è il presidente Valter Catarra che riferendosi
alle accuse di “scelte politiche” arrivate da
Giulianova dove vi sono state numerose prese di
posizione per l’accorpamento del “Cerulli” con
il “Crocetti” precisa: “Con il nostro Piano,
approvato all’unanimità dal Consiglio,
chiedevamo delle deroghe e fra queste il
mantenimento dell’autonomia del Cerulli a
Giulianova e, altro esempio, del polo
comprensivo di Bisenti-Arsita. In questi casi,
le deroghe non sono state accolte e ciò sulla
base di stringenti parametri legislativi
applicati dall’Ufficio scolastico regionale. E’
ovvio che come enti locali avremmo preferito
mantenere l’autonomia anche in questi istituti
ma non bisogna alimentare equivoci: nessuna
scuola viene chiusa, le strutture rimangono
quelle e gli indirizzi di studio verranno decisi
a febbraio. Per gli studenti e le famiglie non
cambia nulla. Una dirigenza è stata soppressa
anche a Notaresco, il mio Comune: parlare di
scelte politiche è davvero insensato tenuto
conto nel 2008 gli accorpamenti più importanti
vennero fatti nel capoluogo che oggi è meno
interessato proprio perché i tagli ci sono già
stati”.
Con il Piano licenziato dalla Regione vengono soppresse sette
dirigenze e i criteri sono quelli sono fissati
dalla legge che fra le altre cose prevede la
soppressione delle dirigenze scolastiche in
quegli istituti che hanno meno di 500 alunni;
sono previste deroghe per i territori di
montagna, come ad esempio il polo scolastico di
Bisenti-Arsita, dove, comunque, l’ufficio
scolastico regionale ha operato lo stesso il
taglio della dirigenza in quanto gli studenti
sono meno di 300. “Anche in questo caso, però,
la scuola rimane, l’unica differenza rispetto al
passato è che le iscrizioni e le procedure
amministrative dovranno essere svolte presso gli
uffici di Castiglione Messer Raimondo. A parte
questo caso specifico sono state ottenute tutte
le deroghe per le scuole di montagna dove la
struttura didattica è spesso l’unico presidio
pubblico”
“Non bisogna sottovalutare il fatto – chiosa il
Presidente – che l’obiettivo della
riorganizzazione è quello di liberare delle
risorse economiche che dai capitoli
amministrativi vengono trasferite a quelli sulla
didattica e che l’Ufficio scolastico fa delle
scelte e fissa dei paletti che devono essere
equanimi per tutta la Regione. Situazioni simili
a quelle del Cerulli di Giulianova ci sono anche
in altre province e anche in quei casi si è
deciso di sopprimere le dirigenze".
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