Giulianova, Mercoledì 5 Gennaio 2010 - A
proposito di accorpamenti scolastici o per
meglio dire di tagli;
condividiamo in pieno il giudizio espresso dal
Sindaco di Giulianova, Avv. Francesco
Mastromauro, sull’accorpamento dell’Istituto
Tecnico Industriale “Cerulli” con l’Istituto
Professionale Alberghiero “Crocetti”;
sull’eliminazione dell’indirizzo turistico allo
stesso Istituto “Crocetti” e sulla mancata
assegnazione dell’indirizzo Linguistico al Liceo
Scientifico “Curie” (guarda caso tutte scuole
ubicate sul territorio di Giulianova!!!).
A
tal proposito ci permettiamo di fare alcune
altre considerazioni anche alla luce di alcune
“uscite” di qualche politico giuliese sulla
sconfitta della Amministrazione Comunale di
Giulianova al riguardo.
La
conclusione di questa vicenda non fa uscire
sconfitta una sola parte politica ma mortifica
tante cose: perde la cultura, perde il sapere,
perde la proposta formativa, perdono le
famiglie, perdono gli studenti, perde la
democrazia, perde il territorio, perdono gli
insegnanti, perdono tanti diritti conquistati
negli anni con sforzi e sacrifici e oggi
calpestati con alcuni atti scellerati chiamati
erroneamente “riforme”.
Allora qualcuno che ha dato seguito a questa
“riforma” (insistiamo: tagli e basta) come
l’Assessore Regionale Gatti (di Teramo. - a
proposito: qualcuno ha notato che quattro
assessori regionali, oltre al Presidente Chiodi,
risiedono a Teramo!) ci deve spiegare come mai
alcune scuole non sono state assolutamente
toccate come ad esempio l’Istituto “Pascal” e
l’Istituto “Comi” (entrambi di Teramo) che in
base alla riforma appartengono agli stessi
indirizzi eppure sono rimasti autonomi e non si
venga a parlare del numero degli alunni iscritti
perchè questo concetto vale per gli uni e gli
altri. Altro esempio: a Giulianova,
città sicuramente turistica e che basa la
maggior parte della sua economia sul turismo e
con una buona presenza straniera, c’era
l’indirizzo per il turismo all’Istituto
“Crocetti” che sarà “regolarmente” tolto, mentre
da altre parti resta e al Liceo “Curie” non sarà
istituito l’indirizzo linguistico:
A
questo punto non è per caso ipotizzabile che gli
accorpamenti e i tagli siano stati predisposti
in base ad alcune pressioni politiche?
E
può, allora, la scuola pubblica e l’offerta
formativa essere in funzione della politica?
Oppure deve essere ricondotta alla richiesta del
mercato del lavoro?
Domande che aspettano risposte che, sicuramente,
resteranno inevase.
CHE
TRISTEZZA! |