Giulianova,
Mercoledì 6 Luglio 2011 -
Risposta del sindaco Francesco Mastromauro
alla
CGIL funzione pubblica di Teramo che, tramite il
segretario provinciale, aveva attaccato l'Ambito
Sociale Tordino, di cui Giulianova è comune
capofila, per aver varato, nell’ambito del nuovo
Piano di Zona, una serie di tagli relativamente
ai servizi di inclusione sociale.
“Ha fatto bene la CGIL-FP a farsi portavoce
del malcontento, giustificato, espresso da
alcuni cittadini non più beneficiari di misure
assistenziali di integrazione. Mi sembra però
– dichiara il sindaco – che la CGIL-FP abbia
sbagliato bersaglio, dimenticando un aspetto
assolutamente centrale, e cioè che il programma
di inclusione sociale è stato letteralmente
cancellato, nella sua versione tradizionale, dal
Piano sociale regionale d’Abruzzo, così come
approvato con la deliberazione di Consiglio
regionale n. 75/1 del 25 marzo 2011”.
A detta del sindaco sono anche altri gli aspetti
non presi in considerazione dalla CGIL-FP ma
assai importanti sulla questione.
“Intanto non si è detto che la Regione
Abruzzo, con tale suo orientamento, ha di fatto
annullato il trasferimento agli Ambiti di
risorse finanziarie all’uopo da destinarsi,
asserendo, come esplicita il Piano regionale
medesimo, che tali minori trasferimenti saranno
in futuro compensati da risorse derivanti dal
Fondo sociale europeo. Ma non è tutto. Non si
infatti precisato – continua il sindaco - che
nella quasi totalità dei 35 Piani di zona
appena presentati alla Regione, e in particolare
in quelli della provincia di Teramo, i servizi
di inclusione, non più finanziati e non più
classificati quali Livelli essenziali di
assistenza, sono stati abortiti a far data dal 1
luglio scorso.
Ci si è, soprattutto, dimenticati di evidenziare
i pesanti tagli alla spesa sociale operati dal
Governo Berlusconi e dalla Giunta Chiodi”.
La lista delle “dimenticanze” però non termina
qui.
“Non si è nemmeno sottolineato – dice
infatti il sindaco - che la spesa sociale
storica sostenuta dall’ambito Tordino è
abbondantemente la più elevata rispetto agli
altri sette ambiti provinciali, ed inoltre si è
detto, con una imprecisione che lascia
trasparire una carenza di conoscenze, che decine
di persone sono state licenziate quando tutti
gli attori sociali dovrebbero sapere che i
servizi di inclusione sono misure temporanee di
integrazione economica e sociale, che nulla
hanno a che vedere con le politiche del lavoro,
appannaggio di altri enti. Infine si è omesso di
dire, credo volutamente, che la CGIL ha
sottoscritto, non più di dieci giorni fa, una
specifica piattaforma di concertazione relativa
all’attuazione del nuovo Piano di Zona dei
comuni di Giulianova, Bellante e Mosciano
Sant’Angelo, al pari di altri sigle sindacali.
Insomma – conclude il sindaco - le
critiche della CGIL-FP sono state spedite ad un
indirizzo errato, perché i responsabili dei
tagli, che in effetti minacciano sempre più lo
stato sociale nel nostro Paese e nelle nostre
comunità, vanno ricercati nel Governo e nella
Giunta Chiodi”. |