Giulianova,
Mercoledì 8 Nov. 2011 -
Tavolo tecnico-politico in Comune sulle
politiche di inclusione sociale. All'incontro,
oltre al sindaco Francesco Mastromauro,
hanno partecipato l'assessore alle Politiche
sociali Nausicaa Cameli, l'assistente
sociale Alessandra D'Antonio e
Settimio Ferranti, presidente del Comitato
salute e dell'associazione “Dalla parte giusta”.
“L'occasione – dichiara il sindaco – è
stata offerta dal caso, segnalato da Settimio
Ferranti e che tempestivamente abbiamo risolto,
relativo ad un senza tetto rumeno costretto a
dormire letteralmente sotto il ponte, quello del
Salinello. Un episodio sintomatico del disagio
sociale ed economico che implica una situazione
più ampia, riguardante l'intero Abruzzo, e
perciò da affrontare in un'ottica diversa, non
più locale”.
“In considerazione
dei progetti fino ad oggi messi in campo dalle associazioni
preposte e dagli EAS”,
aggiunge l'assessore Cameli, “si è preso
piena coscienza del limitato intervento sia
economico che strettamente normativo dei
percorsi sin qui messi in campo. Proprio su
questo, dopo una proficua concertazione,
all'unanimità abbiamo deciso di prendere a
modello una prima bozza di legge sulla
cittadinanza attiva (reddito sociale) su cui a
breve si chiederà la piena sinergia di tutti i
livelli istituzionali affinché sia possibile
intercettare le giuste risorse, come, per fare
un esempio, i 40 miliardi di euro per le
politiche attive per l'impresa e per il
cittadino/lavoratore del fondo del Ministero
dello sviluppo economico e quello del lavoro e
delle politiche sociali. Insomma”, continua
l'assessore, “urge l'avvio di una nuova
stagione che metta una volta per tutte al centro
del sistema non solo il mercato, ma anche la
persona, la sua dignità e libertà”.
Nei prossimi giorni i componenti del tavolo
tecnico-politico, solleciteranno a più riprese
tutti gli attori sociali e gli enti, in
particolar modo la Prefettura, l'Amministrazione
provinciale, la Regione Abruzzo, i ministeri di
competenza e i politici che rappresentano a
livello parlamentare il nostro territorio, al
fine di condividere il più possibile questi
obiettivi, e in modo che tale lavoro venga
discusso in tutte le sedi. |