Giulianova,
Mercoledì 31 Agosto 2011 -
“Altro che Turandot. Qui ci vuole l'Antenora
di Dante, perché i signori del PdL continuano a
tradire la loro città, guardando agli scippi
continui ai danni del nostro ospedale con
indolenza e sguardi assai distratti. Questo sì è
stupefacente!”.
Il sindaco
Francesco Mastromauro, criticato dal PdL
giuliese dopo la sua denuncia sul
depotenziamento del Servizio di allergologia,
replica al centro-destra. “Secondo i
pidiellini locali dovrei starmene zitto e buono
mentre il nostro ospedale viene tagliuzzato. Se
parlo, mi si accusa di fare chiacchiere. Insomma
– prosegue il sindaco - qualunque cosa
faccio, è sbagliata. Nel 2009, ad appena due
mesi dall'insediamento della mia giunta, iniziai
a chiedere al governatore Chiodi, non su
Facebook ma con missive ufficiali, un incontro
per fugare, così scrivevo, dubbi e incertezze
circa i livelli quantitativi e qualitativi dei
servizi erogati, ma anche per fare il punto
sulla situazione sanitaria nel territorio
nonché, più in generale, sul futuro del
nosocomio stesso. Evidente - sottolinea il
sindaco - come questa richiesta, a cui ne
sono seguite molte altre, non è stata partorita
dal gusto della polemica a tutti i costi o dal
desiderio della visibilità, ma dalla presa
d'atto di problemi che continuano tuttora ad
angustiare il nostro ospedale, ed i cui effetti
purtroppo vengono sperimentati quotidianamente
dai pazienti come dai medici e dal personale
sanitario. Quanto accaduto recentemente nel
nostro Pronto Soccorso, con file di utenti in
attesa e due sole unità in servizio”,
conclude Mastromauro, “è l'aspetto più
evidente ma non l'unico della situazione, a
volte drammatica, in cui versa la sanità
giuliese. In effetti esiste la sindrome della
Bella addormentata del bosco: ma non sono io ad
averla. Mi chiedo quando il PdL si libererà del
velo di Maya riuscendo così a vedere ciò che è
sotto l'occhio di tutti ma non del loro”.
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