Giulianova,
Lunedì 12 Settembre 2011 -
Dopo la parentesi
pubblicitaria tenuta via
radio dalla famiglia
Antelli e nel corso
della quale, al di là di
slogan (sempre uguali),
non si è avuta nessuna
risposta soddisfacente
alle domande loro poste,
non volendo entrare in
polemica inutile con il
dr Antelli, che ben
ricordiamo nella sua
precedente collocazione
politica, quando si
faceva portabandiera in
sanità della giunta Del
Turco, o almeno ci
provava, insistiamo a
riproporre alcuni
quesiti.
Premettiamo che a noi
interessa, e tanto, che
ai cittadini della
nostra realtà venga
assicurato diritto alla
salute ed accesso alle
cure almeno uguali in
termini di qualità,
efficienza ed efficacia
a quelli garantiti agli
abitanti delle altre
aree regionali. E questo
è importante venga
garantito soprattutto
alle persone più deboli,
quelle che non hanno
santi in paradiso.
Al contrario ben poco ci
interessano logiche
spartitorie dei posti di
“comando” e non abbiamo
mai minacciato di far
cadere, ad esempio, una
giunta provinciale da
poco eletta se non
soddisfatta la fame di
poltrone.
Criticammo apertamente
Del Turco sulla gestione
della Sanità e si
informi il Dottor
Antelli, prima di
aggredire verbalmente
chi fa politica per
passione, da chi
partirono le prime
denunce alle Procure
della Repubblica dei
quattro capoluoghi di
Provincia, sugli strani
intrecci di Del Turco e
soci con le case di
cura.
Lo aiutiamo, ne ha
bisogno. Erano a firma
dell’allora segretario
regionale di
Rifondazione Comunista,
Marco Gelmini.
Ma si risponda, non solo
e non tanto per noi, ma
soprattutto per gli
utenti, a queste
semplici domande:
1-
Quando ci si vanta di
pareggio di bilancio
della sanità abruzzese,
si tiene conto della
mobilità passiva (50
milioni di euro per
il solo 2010, con
logiche previsioni
ancora più nere per
l’anno in corso)? O si
fa finta di nulla?
Perché non dite alla
popolazione che la
maggior parte di questo
debito è causato dalla
ASL di Teramo?
Attenti quindi ad
autocelebrare
fantomatici pareggi di
bilancio. Gli utenti,
che sono poi quelli che
vi pagano lo stipendio,
si domandano se il vero
obiettivo di un Sistema
Sanitario Regionale è
quello di curare i
cittadini o quello di
autocertificarsi
fantastici bilanci,
mentre i cittadini per
curarsi devono andare
fuori asl o addirittura
fuori regione.
2-
Sono anni che si parla e
sparla di un ospedale
nuovo per Giulianova. Ma
il padre Antelli ben sa,
o almeno dovrebbe, che
la gente non scappa da
questo ospedale perché
è vecchio, (allora
perché fare sale
operatorie nuove, il PS,
spostamenti onerosi di
Unità Operative?), ma
piuttosto per il
progressivo
impoverimento di
professionalità e
tecnologie della
struttura Giuliese.
O non se n’è accorto?
Certo questa colpa non è
solo dei politici di
destra, ma va condivisa
con i politici di
centro-sinistra. Certo
in tal caso, doppia
responsabilità dovrebbe
assumersi chi era di
centro sinistra nell’era
di Del Turco ed ora è
diventato di centro
destra nell’era di
Chiodi. O no?
3-
L’esimio dottor Antelli
(padre) alla richiesta,
più che legittima, di
quali attività
resterebbero nel
costruendo (?) nuovo
ospedale ha affermato
che resterà un ospedale
per acuti, il secondo
della ASL teramana. E
pensa così di eliminare
i dubbi e sospetti della
nostra popolazione?
Ancora una volta non ha
saputo che cosa
rispondere. Vogliamo
aiutarlo. E domandiamo
ancora quali reparti
resteranno a Giulianova?
Con che organici e con
che ambiti di
competenza? E per
favorirlo ancora di più,
vogliamo conoscere quali
saranno tra le patologie
acute quelle che
potranno essere curate
nell’ospedale
“d’imminentissima”
realizzazione.
Non abbiamo l’anello al
naso! Non ci interessano
le roboanti targhe
attaccate davanti alle
porte, con titoli e
titoloni, gli elenchi di
fantasiose unità
operative create più per
compiacere amici di
partito che per
rispondere ad esigenze
reali dei cittadini. I
quali cittadini, e i
loro medici di base,
vogliono e devono sapere
per quali patologie
potranno andare in quel
presidio, e per quali
dovranno recarsi
altrove.
4-
Perché questa nuova (?)
classe “politica” non ha
il coraggio di dire
onestamente che dietro
alla propagandata
promessa (e tale questa
è, esimio dottor Antelli,
sino alla compiuta
realizzazione:una
promessa) di 5 nuovi
ospedali in Abruzzo, c’è
la manifesta intenzione
di un loro reale
ridimensionamento. Del
quale si potrebbe anche
discutere se ci
trovassimo di fronte a
gente capace di
programmare percorsi di
deospedalizzazione, di
pensare, e realizzare
seriamente, una reale
integrazione con la
medicina del territorio,
di adeguare alle mutate
esigenze (ma ve ne siete
accorti?) l’offerta di
riabilitazione,
assistenza domiciliare,
e tutela delle categorie
più esposte e deboli.
Il tutto basato su seri
studi epidemiologici più
che da necessità
elettorali.
5-
Sa bene il dottor
Antelli (padre) che
nell’ospedale di
Giulianova i primari
sono quasi scomparsi del
tutto. Certo anche
all’epoca del suo amico
Del Turco, ma poi non
sono stati rimpiazzati
nemmeno nell’era del suo
neo amico Chiodi. E’
chiaro che se si
assumono professionisti
questi poi vanno pagati.
E se l’obiettivo unico
del sistema Chiodi è
risparmiare (sulla pelle
dei cittadini che pagate
le tasse poi devono
ripagare per ricorrere a
prestazioni private,
spesso anche
nell’ospedale pubblico,
per potersi curare in
tempi accettabili,)
allora ben si capisce il
disinteresse a trovare
il modo (non ci si dica
che lo impediva la
legge) di assumere,
perché sappiamo che un
modo si trova sempre se
si vuole.
6-
Nonostante le grandi
capacità di costruzione
della destra italiana
(vedi il bellissimo
ponte sullo stretto di
Messina), ci si dica
qual è la tempistica
(vera!) del nuovo
ospedale. E il
cronoprogramma dei
lavori. E che cosa si
intende fare
dell’ospedale vecchio
sino al giorno
dell’inaugurazione? Per
le assunzioni del
personale e l’acquisto
delle tecnologie
aspettiamo il nuovo
ospedale? E ai
malcapitati che hanno la
sventura di ammalarsi in
questi anni (4-5, 10?),
diciamo di aspettare la
realizzazione del nuovo
ospedale per curarsi?
Chi può rispondere?
7-
Che i neo liberisti di
casa nostra, si
preoccupino allora, al
di là delle trovate
pubblicitarie, di
trovare bravi
professionisti, di
assumere personale del
comparto (ridotto al
lumicino e sottoposto a
un lavoro massacrante,
tutto a scapito di
qualità, sicurezza e
possibilità di
accoglienza adeguata
alle aspettative dei
nostri tempi), di
acquisire nuove
tecnologie, di investire
in formazione del
personale di ogni ruolo.
E stiano certi che i
cittadini non andranno a
curarsi fuori. Anche se
le mura dell’Ospedale di
Giulianova restassero
quelle che sono, o
quasi…!
8-
Un’ultima cosa. Il
dottor Antelli-padre, ex
primario ginecologo, e
ora direttore sanitario
aziendale, deve chiarire
se quando parla lo fa
come esponente politico
della maggioranza di
destra o, invece, lo fa
come dirigente sanitario
pagato con i soldi di
tutti gli utenti, anche
quelli di sinistra, e
non solo con quelli di
una parte della utenza.
Un po’ di chiarezza è
d’obbligo.
Ecco perché, con
sorpresa e con
altrettanta amarezza,
abbiamo registrato
quella che,
benevolmente, non
esitiamo a definire una
caduta di stile, da
parte del PDL Giuliese.
Mandare in una
trasmissione radiofonica
il dr.Antelli figlio al
solo scopo di farsi
bello annunciando la
nascita di un nuovo
Ospedale, la cui
costruzione vede come
dirigente sanitario
referente il padre ha
del patetico.
L'irruzione in
trasmissione del dr.
Antelli padre,
improvvisato salvagente
delle farneticazioni del
figlio, relegato al
ruolo di un“trota BOSSI”
qualunque, è invece
semplicemente ridicola. |