Roma,
28.5.2012 -
Tanti sono i volti dai diversi colori che
passano ogni giorno sotto i nostri occhi. Si
tratta di persone e di categorie sociali con le
quali camminiamo fianco a fianco. Spesso sono
stranieri.
Il pregiudizio sociale è la barriera da
abbattere prima dentro di noi, per fare
chiarezza sulla complessità del vivere
quotidiano. Senza quest’“operazione
purificatrice” è difficile vincere il rifiuto
dell’altro.
E’ un cammino che la società occidentale deve
fare per superare l’evidente presunzione di chi
ritiene di aver elaborato modelli di vita, di
cultura e di progresso per tutte le genti.
Il libro è articolato in tre parti, dedicato a
tre problemi della società contemporanea,
tuttora molto attuali.
L’immigrazione oggi
Si tratta di un fenomeno antico e nuovo. Com’è
noto, moltissimi sono gli italiani emigrati, nel
Novecento in tutti i continenti. Dagli anni 70
nel nostro Paese giungono immigrati che cercano
lavoro o fuggono dalle povertà e dalle guerre.
Sono ormai circa 5 milioni, persone che vivono e
lavorano tra noi, per noi e ci chiedono diritti
e solidarietà.
Razzismo e razzismi
Nella storia recente sono crollati i confini che
separavano popoli e gruppi etnici. In Italia,
accanto a buoni esempi di solidarietà e
integrazione, restano forme di razzismo.
Dicembre 2011. Leggiamo dai quotidiani: Firenze,
sparatoria nei mercati. Uccisi due lavoratori
senegalesi. Shock a Verona: Sprangate ad un
ragazzo tredicenne dello Sri Lanka, picchiato e
umiliato perché straniero dalla pelle scura.
Torino: Una ragazza accusa di aver subito
violenza da parte di ragazzi rom. Si scatena una
vendetta di gente del quartiere che incendia una
tendopoli di zingari… La ragazza confesserà
che non sono stati gli zingari.
La pace è possibile
“Senza giustizia non vi è pace. Se vuoi la pace
prepara la pace.” E’ questo l’invito pressante
di grandi, indimenticabili figure del Novecento:
Gandhi, Giovanni XXIII, Giorgio La Pira, Madre
Teresa, Nelson Mandela e tanti altri testimoni
di pace, che il libro ricorda e presenta a tutti
i lettori e alle nuove generazioni. |