Giulianova,
30.7.2012 -
Mercoledì 8 agosto,
alle ore 21, presso il Palazzo Kursaal, si terrà
la Presentazione editoriale del volume di
SANDRO
GALANTINI
IL KURSAAL, LA "VEDETTA ELEGANTE"
DI GIULIANOVA
(Ricerche&Redazioni, 2012)
IL LIBRO
Ottavo volume della collana
"Documenta" della Casa Editrice
Ricerche&Redazioni di Damiani&Marramà, firmato
dallo storico Sandro Galantini e realizzato su
progetto dell'Associazione Culturale "Gruppo
Orao" di Giulianova, l'elegante libro descrive
in modo minuzioso e documentatissimo la storia
del Kursaal di Giulianova. La ricerca
documentaria e iconografica è stata curata da
Fausto Eugeni e Anna Eugeni.
Erede di un progetto di fine
Ottocento, non attuato, che lo vuole emblema
della nuova città sul mare protesa verso
ambiziosi progetti turistici, e rimasto
velleitario il tentativo di realizzarlo nei
primi del Novecento, finalmente il Kursaal
prende vita come sede del Club marino venendo
inaugurato nell'agosto 1913, ad un piano e in
stile neoclassico, con l'ampia fronte principale
significativamente rivolta verso lo stabilimento
dei bagni marini e l'incantevole panorama della
spiaggia.
Originariamente, e per i decenni
successivi, punto focale della vita mondana e
dell'epicureismo vacanziero, nel 1929 il
Kursaal, seguendo la costituzione di una
apposita Società anonima per azioni, viene
sopraelevato trasformandosi in albergo, tra i
più noti, frequentati e lussuosi della regione.
Sandro Galantini per la prima
volta ripercorre, con il supporto di una folta
documentazione archivistica, giornalistica,
bibliografica e iconografica, la lunga vicenda
del Kursaal, senz'altro tra le emergenze più
emblematiche dell’organizzazione del tempo
libero in Abruzzo, descrivendo anche i piaceri
post-balnea che nel periodo giolittiano
rendevano gaudente la raffinata borghesia
vacanziera, in gara con la nobiltà per il
prestigio sociale.
E poi i “fasti” del Ventennio,
quando lo splendore del Kursaal raggiunge il suo
apice, tra giochi, manifestazioni culturali e
sportive, grandiosi ricevimenti e ospiti
illustri che si alternano nei suoi “saloni
dorati”, quindi gli svaghi, i giochi e i balli
che furoreggiano nel secondo dopoguerra sino
agli anni Sessanta, ormai alle porte del
malinconico declino del “tempio” rappresentativo
della storia balneare di Giulianova. |