Pescara,
25.5.2012 - Giulianovailbelvedere.it è lieto
e onorato di ospitare il seguente intervento,
amichevole e prestigioso, del Prof. Vito
Giovannelli:
Anche in Abruzzo l’arte di produrre per il
popolo immagini da devozione esce dalle pagine
di codici e messali per assumere carattere di
rappresentatività attraverso la stampa di
qualificate edizioni in folio.
Tra le xilografie devozionali della mia
collezione ne conservo una riproducente la
Madonna dello Splendore, venerata a Giulianova.
Purtroppo, della miracolosa madonna arborea di
Giulianova non ho reperito un esemplare
originale, vale a dire di prima tiratura, ma una
ristampa che presenta, malauguratamente, alcune
manomissioni sull’impianto grafico.
Dell’autore non si conosce il nome. Nella
didascalia in calce si legge che trattasi di una
“rarissima incisione del 1850”, periodo in cui i
tipografi stampasanti si diffusero su tutto il
territorio regionale nazionale. La copia
recuperata da me potrebbe essere opera della
rinomata tipografia Pedicone di Giulianova.
Ditta che stampava immagini religiose.
L’effigie reca “sullo sfondo la cupola di san
Flaviano” ed in secondo piano un profilo
sommario della costa giuliese. Questi
particolari paesaggistici lasciano ipotizzare
che l’incisore abbia ripreso dal vero
l’architettura panoramica di Giulianova, nonché
la geografia della costa.
Potrebbe trattarsi, presumibilmente, dell’opera
di un incisore teramano, ma, certamente, non di
scuola camplese, come, invece, sosteneva il
venditore per tenere alto il prezzo, conoscendo
il mio interesse di collezionista. Si tratta, in
sostanza, di un manufatto di tendenza artistica
anche se di limitata validità estetica.
Il tessuto grafico, privo di tratteggio
sussidiario, in gran parte, è costituito da un
impianto sui generis per via di una raggiera di
forte taglio decorativo, che investe tutto il
cielo per mettere in risalto lo splendore della
Vergine.
Malgrado questo invadente schematismo decorativo
la Madonna trionfa nitida su una lussureggiante
quercia. E poiché l’opera denuncia un indubbio
slancio di fede presumo che debba aver
soddisfatto, a suo tempo, il popolo dei devoti
e, contemporaneamente, deve aver risposto a
logiche di tipo ideale-spirituale volute dalla
Chiesa.
In primo piano la resa anatomica del giovane
contadino miracolato o del popolano prescelto
come testimone dell’apparizione risulta di
schietto timbro vernacolare, mentre la figura di
Maria, dal chiaro virtuosismo imitativo, in
relazione all’immagine di culto, costituisce,
nell’ambito dell’arte tabellare abruzzese, una
figura devozionale finalizzata alla gloria della
Vergine e alla spettacolarità dell’evento.
Oggi, la xilografia della Madonna dello
Splendore di Giulianova offre l’opportunità di
riflettere sulla storia religiosa della
popolazione giuliese. Popolazione che ha vissuto
(e forse vive ancora) palpiti di fede dovuti
alla venerazione di questa precisa immagine
dagli impianti grafici che non privilegiano
l’eleganza formale, ma la tematica devozionale. |