Giulianova,
27.10.2012 – Secondo week end con la
mostra ‘Le visioni metropolitane’ di Enrico
Chiappini, ospitata nella sede della Compagnia
dei Merli Bianchi a Giulianova, in via Matteotti
115 (davanti al Parco Matteotti). L’esposizione
resterà aperta al pubblico (l’ingresso è
gratuito) sabato 27 e domenica 28 ottobre dalle
16 alle 21. |
Giulianova,
11.10.2012 -
Le
‘visioni metropolitane’ del fotografo Enrico
Chiappini in mostra nella sede della Compagnia
dei Merli Bianchi a Giulianova (via Matteotti
115). L’esposizione sarà aperta al pubblico il
13 e 14 ottobre e il 27 e 28 ottobre dalle 16
alle 21.
Docente di ingegneria
all’Università de L’Aquila, Chiappini è
fotografo per passione e dal 2007 è socio della Federazione
Italiana Associazioni Fotografiche.
Ventinove gli scatti esposti nella mostra per
raccontare, attraverso la scelta di particolari
costruttivi e inquadrature, i tratti tipici
dell’architettura moderna e dell’ambiente urbano
metropolitano. Ambiente dove l’uomo sembra
assente ma – come scrive lo storico Sandro
Galantini nella presentazione dell’esposizione –
in realtà “è cercato, desiderato, quasi invocato
come visitatore e spettatore. D’altronde è
l’uomo l’artefice delle forme, ed è lui chiamato
ad abitare gli spazi costruiti”.
“Oltre al rapporto con
l’ambiente – scrive ancora Galantini - Chiappini
propone anche con le sue immagini la tematica
dello ‘specchio’, della specularità che
rinfrange tutto ciò che è ‘vero’ e che è anche,
per converso, ‘non vero’, o che è palese,
manifesto e, tuttavia, occulto, segreto alle
nostre definitive possibilità di intendimento.
Ogni porzione riflettente, allora, può
costituire la tessera di un mosaico in cui
energica intensità, bellezza, conoscenza e
prodigiose visioni tracciano una sorta di mappa
di antitesi e tensioni che giungono a dare voce
alla contemporaneità e, anche, a quella che
potremmo definire il desiderio di una erranza
cognitiva. Un invito al viaggio, insomma, alla
ricerca di percorsi di senso soggettivo ed
intersoggettivo mobili, mutevoli, multiformi nei
quali i linguaggi dell’immaginario e quelli
della visuale quotidiana si alternano e si
fondono”. |