Giulianova,
2.10.2012 - Dall'Associazione L'Infinito di
Giulianova riceviamo e pubblichiamo:
“Il mistero della materia. Il Bosone di Higgs”
Storia di una scoperta raccontata da un
protagonista
Relatore:
Dott. Francesco Lo Sterzo -
Ricercatore gruppo ATLAS-CERN di Ginevra
6
ottobre 2012 – ORE 18.00 , GIULIANOVA – KURSAAL
– LUNGOMARE ZARA
L'esperimento
messo in atto al CERN di Ginevra, con la
costruzione dell'LHC (Large Hadron Collider), un
acceleratore di particelle alloggiato in un
tunnel circolare della lunghezza di 27 Km,
scavato a cento metri di profondità nei pressi
di Ginevra ‐ una potente macchina acceleratrice
mai costruita finora‐ rappresenta l’esperimento
più grande e costoso che l’uomo abbia mai
concepito. Esso coinvolge non meno di 10.000
scienziati in tutto il mondo.
Il recente
annuncio della scoperta del Bosone di Higgs
rappresenta un grande avanzamento nello studio
teso a svelare la struttura, la composizione e
le forze in gioco nelle particelle fondamentali
costitutive (FLS) di tutta la materia di cui
siamo fatti e che ci circonda. Tale scoperta,
inoltre, ha anche consentito di compiere
ulteriori passi
avanti nella
comprensione dei primi istanti di vita
dell’universo e dei meccanismi che hanno
permesso lo svilupparsi della materia, così come
la conosciamo oggi. Questi studi vengono
condotti ricreando le
particolarissime
condizioni di altissima densità di energia
esistenti pochi istanti dopo il Big Bang.
Inoltre, per
realizzare gli esperimenti al CERN sono stati
costruiti apparati e strumenti di altissima
tecnologia, contribuendo quindi allo sviluppo
tecnologico della società e dell’industria con
nuove tecnologie che hanno avuto ricadute
importanti ad esempio anche in campo medico.
Parallelamente,
oltre ai risultati scientifici e tecnologici,
l'esperienza degli scienziati implicati in
queste attività di ricerca, come di chiunque
altro teso a spalancare le frontiere della
conoscenza, in qualsiasi disciplina di ricerca,
ha implicazioni che vanno ben oltre il bisogno
di conoscenza tecnico‐scientifica. Infatti,
affacciandosi e penetrando continuamente nel
mistero e nella complessità della realtà emerge
inevitabilmente ed inesorabilmente anche il
pensiero sul destino dell’uomo. Quanto più lo
scienziato si addentra nelle profondità
della realtà
naturale, tanto più cresce l’attesa di un
significato esauriente che superi infinitamente
ciò che si è conosciuto sinora. |