GIULIANOVA, 22.12.2012 -
Tramite il nostro gruppo
consiliare abbiamo
presentato un ordine
del giorno ed una
mozione da discutere
in consiglio comunale
accomunati dall’esigenza
della completa
trasparenza sugli atti
di chi ci governa e
dalla necessità di un
uso responsabile delle
finanze pubbliche e del
patrimonio comunale.
1. L’Ordine
del giorno riguarda
la società
partecipata Giulianova
Patrimonio e vi si
chiede che tutto il
consiglio comunale venga
informato periodicamente
con il Reporting
semestrale
(contenente tutte le
informazioni ed i dati
necessari a valutare le
attività svolte e quelle
previste) e con il
Bilancio annuale.
Questa decisione è
maturata in occasione
della variazione dello
statuto della sopradetta
società partecipata del
comune, quando la
maggioranza ha deciso di
mettere a capo di essa
un amministratore unico,
eliminando il consiglio
di amministrazione. La
Giulianova Patrimonio è
ormai un piccolo comune
parallelo: decide sulle
assunzioni di 53
dipendenti e sul
bilancio annuale pari a
1/10 della spesa
corrente dell’intero
comune, gestisce le
alienazioni delle
proprietà comunali,
guida e conferisce
incarichi in operazioni
imprenditoriali di parte
pubblica di oltre 5
milioni di euro.
Necessita, pertanto, di
un attento controllo. La
nostra città si lecca
ancora oggi le ferite
causate dall’ammanco in
Julia Reti retta da un
amministratore unico
(quasi un milione di
euro nel 2005, mai
recuperato!) mentre
molti cittadini sono
costretti a pagare l’IMU
al massimo e le attività
economiche sopportano un
aumento del 30% della
TARSU. Inoltre non è
possibile scoprire – e
solo perché abbiamo
chiesto gli atti – che
dietro le quinte il
presidente di Giulianova
Patrimonio ipotizzava
l’alienazione di Piazza
dalla Chiesa al
disponibile
amministratore unico di
Julia Servizi (che
dovrebbe occuparsi di
gas e al massimo di
energia), in barba ai
cittadini che da anni
difendono quel bene
pubblico.
1. La
Mozione
si riferisce al debito
fuori bilancio di ben
338.000 euro derivante
da spese superiori
all’impegno previsto per
i lavori di
ristrutturazione ed
ampliamento della scuola
elementare di “Zona
Orti”. Detto debito
fuori bilancio è stato
sanato nel dicembre 2011
con una delibera di
giunta - dove si parla
di un accordo bonario e
di una “relazione
riservata” – e non è mai
stato portato al vaglio
del consiglio comunale.
Il riconoscimento dei
debiti fuori bilancio
spetta all’organo
consiliare il quale, in
primo luogo, deve avere
piena conoscenza della
correttezza procedurale
e delle motivazioni che
hanno condotto al
debito; deve, inoltre,
sanare le spese assunte
senza impegno, perché è
giusto che chi lavora
venga pagato; e, infine,
deve verificare che ciò
non pregiudichi gli
equilibri di bilancio
perché il comune non
venga esposto alle
sanzioni previste per
gli enti che non
rispettano il patto di
stabilità. Già
relazionando sul
bilancio del 2010 la
Corte dei Conti ha
segnalato diverse
irregolarità invitato il
Consiglio Comunale ad
esercitare pienamente la
sua attività
istituzionale di
controllo. Non vorremmo
che sul quello del 2011
arrivassero le sanzioni
da mancato rispetto del
patto di stabilità cosa
che, d’altra parte,
rischiamo concretamente
come città quest’anno
dopo che l’asta per la
vendita dei beni
pubblici è andata
deserta. Ma di questo e
delle responsabilità di
chi ci ha condotto su
questa china parleremo
prossimamente. |