Giulianova, 3.11.2012 -
La buona
tradizione giuliese
della gestione del
territorio va rinverdita
e aggiornata ispirandosi
coerentemente alla
sostenibilità, al
rispetto in campo
economico delle
vocazioni territoriali,
alla salvaguardia
dell’ambiente, alla
difesa del paesaggio,
alla tutela dei beni
culturali ed alla
qualità urbana.
Gli
errori di una selvaggia
cementificazione vanno
evitati perché i danni
sono generalmente
irreversibili e le
ripercussioni negative
sulla qualità della vita
cittadina, sul turismo e
sull’identità giuliese
non saranno apprezzate
dai cittadini e dai
turisti e non saranno
perdonate dalle future
generazioni.
Per esser
chiari, riteniamo che
non sia saggio estendere
all’intera Giulianova,
come la Variante invece
fa, il modello di
urbanistica che: ha
offeso la collina del
centro storico
(nell’area ex Migliori
Longari); ha sfregiato
il Kursaal; ha riempito
di cemento il Pioppeto;
ha autorizzato
l’edificazione a ridosso
del lungomare in
corrispondenza
dell’Annunziata.
Per
questi motivi e per
indicare strade più
rapide nel dare risposte
ai veri bisogni dei
cittadini e
del’economia,
costruttivamente, il
nostro gruppo consiliare
presenterà questo
emendamento lunedì in
Consiglio Comunale:
Emendamento n.1 STRALCIO
DELLA VARIANTE
Constatato che:
1. La
popolazione giuliese è
da tempo sostanzialmente
stazionaria (nel 2012 i
nuovi residenti sono
finora appena 70).
2. Negli
ultimi 14 anni, grazie
al PRG vigente, sono
stati realizzati alcune
migliaia di appartamenti
a fronte di un aumento
di poche centinaia di
abitanti stabili.
3. L’enorme
consumo di suolo
previsto dalla Variante
è di circa un milione e
mezzo di mq. (150
ettari).
4. Gli
alloggi edificabili
previsti in essa sono
almeno 4-5 mila.
5. Gli
alloggi ancora
edificabili con il PRG
vigente sono oltre 15
mila.
6. C’è
un inutile consumo di
suolo prezioso in zona
agricola pari a circa
500 mila mq. (50
ettari), mentre sono
ancora disponibili oltre
300.000 mq per
insediamenti produttivi.
7. Si
prevede una deturpante
edificazione diffusa in
buona parte della
collina nord.
8. Le
risposte adeguate (per
quantità e qualità) ai
veri bisogni della
popolazione giuliese,
sia in termini di
residenza che di
attività economiche, non
sono quelle contenute
nella Variante.
Considerata la
difficoltà a procedere
speditamente nell’iter
per giungere
all’approvazione della
Variante a causa:
1. Dell’impostazione
errata all’origine, al
momento dell’adozione,
quando si è ignorata la
VAS che invece occorreva
fare.
2. Del
mancato adeguamento
della Variante alle
indicazioni emerse nella
procedura della VAS
(come previsto dalla
legge).
3. Delle
scelte effettuate in
forte contrasto con il
PTP (come puntualmente
rilevato dalla SUP e
dalla Provincia).
Si
propone il seguente
emendamento:
1) Per
dare una risposta in
tempi brevi ai bisogni
veri dei cittadini ed un
impulso effettivo alle
imprese edili,
attualmente, in
difficoltà, si proceda
alla definizione di
un provvedimento
contenente tutte le
risposte alle reali
esigenze di prima casa e
delle attività
economiche per poi
approvarlo rapidamente
come
stralcio
della Variante.
2) Nel
contempo, per il resto
della materia
urbanistica, si compia
uno studio analitico
per: la conoscenza
completa dell’attuazione
del PRG vigente;
un’approfondita
ricognizione sui bisogni
reali in termini di
alloggi (compresa
l’edilizia popolare),
ricettività turistica e
aree per insediamenti
produttivi;
l’individuazione delle
aree protette da
tutelare; il riordino e
l’ampliamento degli
spazi pubblici. Tutto
questo, proprio per la
maggiore sintonia con le
leggi urbanistiche e con
gli enti sovracomunali,
potrà, in tempi
ragionevoli, far
definire - utilizzando
anche parte del lavoro
svolto finora -
un nuovo strumento
urbanistico adeguato ai
tempi con: con poco
consumo di suolo, molta
riqualificazione
dell’edificato urbano
abbandonato o
sottoutilizzato e una
ridefinizione delle
infrastrutture per una
moderna impostazione
della mobilità. |