Giulianova,
2.4.2012 -
Dal Consigliere
Comunale dell'IdV Luigi
Ragni
riceviamo e
pubblichiamo:
Come è difficile parlare, in Italia, di necessità di una
«classe dirigente» per
il futuro.
Ogni giorno se né sente una nuova; il tema di oggi è il
“sondaggio
deliberativo”,
un’iniziativa promossa
dalla coalizione di
centro sinistra allo
scopo di coinvolgere i
cittadini nelle scelte
che l’amministrazione
compie nello svolgimento
della sua attività per
trovare una sintonia più
vicina possibile al
pensiero dei cittadini.
Nulla di più, perché il fatto che siamo amministratori dà a
molti la possibilità di
mettere in evidenza la
propria incapacità di
saper governare e
altresì di decantare
prospettive di ogni tipo
senza un minimo di
coerenza con una
attività amministrativa
degna di tale nome.
Ho conosciuto moltissimi “maestosi imbecilli di ogni età”.
E’ il caso di tutti
coloro che pensano che
fare opposizione ad ogni
costo sia sintomo di
capacità e non di
“chiacchiere”; sono solo
chiacchiere da bar, e
questo perché fare gli
interessi della
collettività vuol dire
fare ben altro, vuol
dire scendere in campo
con proposte e non solo
con critiche.
E poi veniamo al caso interno al partito IDV.
Bhè, facciamo ridere perche siamo capaci di polverizzare il
contributo che riusciamo
a dare puntualmente in
amministrazione con
uscite che sanno di
protagonismo e niente
più. Vorrei chiedere al
mio amico Mercante:
abbiamo per caso
discusso di sondaggio
deliberativo in un
coordinamento cittadino?
Se così non fosse, le
tue posizioni sono
personali e non hanno
nulla a che vedere con
quelle che io ho
sostenuto in seno alle
riunioni di maggioranza
sul tema.
Vorrei ricordarvi cosa si legge al art.25 della risoluzione
votata a Tivoli da tutti
i Rappresentanti
Nazionali dell’Italia
dei Valori:
·
migliorare il dialogo ed
il confronto interno al
fine di evitare
incomprensioni personali
e strumentalizzazioni
mediatiche che
danneggiano l’azione
politica del partito;
E poi oggi voglio proprio dirla tutta: ogni rappresentante
politico si riempie la
bocca con “GIOVANI” e
“FUTURO”, e invece i
dati statistici che vi
riporto di seguito
parlano di una classe
dirigente che ha ormai
oltrepassato ogni
limite:
l'età media nel nostro paese è di 43 anni, mentre nel mondo è
di 28. I dirigenti
laureati sono solo il
20%. Gli under 35 "al
potere" lo 0,1%. In
Cina sono quasi il 30%,
in Germania il 14%. Solo
18 italiani su 100,
prima dei cinquant'anni,
raggiungono posizioni di
responsabilità
Pochi dati ma significativi di quello che è l’Italia oggi, e
per questo vi dico:
BASTA, lasciate che i giovani si impegnino per la loro città,
e soprattutto non fate
di tutto perché scappino
dalle responsabilità a
causa del “vostro fare”
ormai arcaico. |