Giulianova,
4.5.2012 -
E’ in arrivo la 3° giunta Mastromauro ma come spiegato in un
comunicato stampa, Linea Retta osserverà in
silenzio per i prossimi 100 giorni senza
criticare e commentare. Non ci interessa chi
saranno i nuovi talenti, speriamo solo che
lavorino bene perché Giulianova ha bisogno di
innovazione e stabilità. Nel frattempo porteremo
avanti due battaglie a noi care: l’economia e la
sicurezza.
Questi due temi, sono le “colonne d’Ercole” della nostra
associazione perché sono argomenti che stanno
veramente a cuore delle persone. Dopo il
delitto Fadani ad Alba Adriatica spunta un’altra
brutta storia, l’assassinio di Domenico Riganti
24 enne di Pescara.
Vent’anni fa alcuni rom che risiedevano in Abruzzo si limitavano a
piccoli furti di autoradio o ad una sorta di
elemosina porta a porta. Oggi i tempi sono
cambiati, sono sub entrate attività criminali
più pesanti come lo spaccio di droga e l’usura.
Non sono solo i rom il problema della microcriminalità, ci sono
anche cittadini di altre nazionalità e anche
molti italiani che delinquono. Non facciamo del
qualunquismo e ci piace sottolineare che alcuni
(pochissimi…) lavorano e sono cittadini onesti.
Fatto sta che la sicurezza nella nostra città è diventato un
problema molto serio. Giulianova non è più come
vent’anni fa quando potevi lasciare nella toppa
del portone le chiavi di casa o prendere un
caffè al bar lasciando la macchina incustodita.
Giulianova non è più quella dei locali notturni
adibiti a luoghi di svago, oggi sembrano “ring”
di pugilato.
Il problema esiste da parecchio tempo e non dobbiamo far finta che
non ci sia. Bisogna chiedersi se il progetto
di integrazione sia fallito oppure no!!!
Prendiamo il caso della nostra città. Questa
etnia ha avuto assistenza sanitaria, scuole
pubbliche e case posizionate in zone
meravigliose della nostra città come via della
Rocca. Ma si sono mai integrati???
Abbiamo fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine che
svolgono un lavoro difficile e condanniamo ogni
azione popolare soprattutto se violenta. Ma cosa
possiamo fare ??? il comune può fare di più ???
Lo scorso anno, nel centro storico giuliese un paio di famiglie
sono state sfrattate applicando la legge
regionale riferita ai “reati svolti in alloggi
popolari”. Cosa si può ancora fare per risolvere
il problema e rivalutare il centro storico e
anche il quartiere dell’Annunziata???
Una soluzione potrebbe essere quella di non ghettizzarli, come è
successo in via della Rocca. Il comune potrebbe
cercare nuovi alloggi dislocati in tutta la
provincia, trasferire le famiglie e poi vendere
ad una società privata gli
appartamenti comunali. Una volta
ristrutturati, metterli sul mercato e far
ripartire una zona da tempo disagiata.
Ma i politici attuali non hanno voglia di fare progetti a medio
termine, vogliono poco e lo vogliono subito!!!
Sì, perché un lavoro del genere è costoso e ha
bisogno di tempo. E allora che si fa???
Tutto resta fermo e molte famiglie non pagano da anni nemmeno i
miseri 20 euro di canone al mese. Tutto resta
come prima, nessuno dice e fa niente e così
qualcuno di questi si ricorderà di loro alle
prossime elezioni.
Sotto, un piccolo riepilogo di quello che è successo negli ultimi
tre anni nella nostra bella regione e mentre
leggete questo incredibile “curriculum”
chiedetevi ancora una volta: si sono mai
integrati??? |