Giulianova,
7.10.2012 -
Dall'Associazione Linea Retta riceviamo e
pubblichiamo:
In tempo di crisi economica,
l’edilizia è uno dei settori che soffre di più.
Negli ultimi anni a Giulianova le transazioni di
immobili e le attività produttive si sono
ridotte di parecchio. Essendo un momento
difficile, tutti dovremmo essere più elastici e
più efficienti per cercare di rendere le cose
più facili possibili. L’ufficio tecnico comunale
di Giulianova non la pensa così.
Nonostante il suo affollato
organico (ingegneri, architetti e geometri),
evade con ritardi biblici i permessi per
costruire, i certificati urbanistici, le
segnalazioni di inizio attività e le altre
pratiche edilizie. Spesso ci sono atti sepolti
nel cassetto (un mese, cinque mesi, un anno) e i
tecnici privati hanno difficoltà nel disbrigo
delle pratiche, con tempi di attesa enormi. A
Giulianova si rischia la paralisi dell’attività
edilizia, con grave crisi dei professionisti del
settore edile (tecnici, imprese e lavoratori)
che, vivendo del proprio lavoro e solo di
quello, non hanno alternative.
Oltre alla paralisi c’è anche una
grande confusione di idee. Un esempio??? Il
palazzo da demolire e ricostruire situato in via
Gramsci angolo via Battisti a Giulianova alta.
Questo caso ci dimostra che a
Giulianova non c’è più la certezza delle norme:
“ho un progetto con istruttoria e parere
positivo emesso dalla C.E.C., nonché tutte le
carte in regola per il ritiro del permesso di
costruire ma può darsi che non costruisco”!!!!
Come possono gli imprenditori investire in
questa città con questi amministratori??? Il
progetto in questione è stato regolarmente
approvato dalla commissione edilizia nel pieno
rispetto delle norme tecniche di attuazione del
P.R.G., bucalossi pagata, ma permesso di
costruire mai firmato per volontà del Sindaco
che ritiene il progetto ultramoderno tale da
deturpare il contesto del vicino centro storico.
Ma perché allora la maggioranza non ha mai
richiesto un vincolo della zona nel P.R.G. ???
Che danno economico e di immagine è stato fatto
alla proprietà, ai tecnici privati e all’impresa
edile che tra l’altro ci risulta essere
impeccabilmente presente sul mercato da oltre 50
anni??? Chi pagherà tutto questo??? Dov’è finita
la libertà espressiva???? Se la zona non
è vincolata, chi vi da il diritto di decidere se
l’edificio è bello o brutto???
L’amministrazione di sinistra
dopo aver deturpato il centro storico con i
lavori di Corso Garibaldi e Piazza Buozzi si
accorge solo oggi che bisogna preservare un
equilibrio architettonico???? E
ancora…l’ecomostro di fianco al Kursaal (palazzo
Gavioli) ancora bloccato dalla magistratura???
Il palazzo del cinema Ariston??? Quanti
contenziosi e richieste di risarcimento danni
sono stati aperti??? Chi pagherà tutto ciò??? |