Giulianova,
17.4.2012 - Il sito
www.linearetta.net ha pubblicato la notizia
secondo la quale Roberto Mastrilli (nella
foto con il sindaco Mastromauro) sì è
dimesso dal Partito Democratico e dalla carica
di Assessore ai Lavori Pubblici.
"Questa volta a differenza dello scorso
settembre (si dimise ma poi ci ripensò) la
decisione è “irrevocabile” ed è stata presa con
estrema lucidità dopo aver consultato la gran
parte dei suoi elettori - scrive il portale
della neaonata Associazione politica - . Lo
dimostra il fatto che Mastrilli si è dimesso
anche dal partito di appartenenza e lo attacca
in maniera frontale con queste parole: per
spirito democratico e di appartenenza ho sempre
sostenuto le scelte del movimento e
dell’amministrazione, anche quando non ero
pienamente d’accordo, ma allo stato attuale
ritengo completamente calpestata la volontà
popolare e non più condivisibili le scelte
politiche ed amministrative. “Meritocrazia”,
“Trasparenza”, “Cittadini al primo posto”,
purtroppo sono solo rimaste belle parole, ma nei
fatti si è perso tutto.
Insomma il P.d. giuliese - rimarca la
notizia di Linea Retta - perde un pezzo da
novanta e insieme a lui anche un po’ di
credibilità. Mastrilli nelle precedenti
amministrative aveva ottenuto la bellezza di 472
voti e allo stato attuale il sindaco non può far
finta che non sia successo niente. L’ex
assessore era un partito nel partito soprattutto
se paragoniamo i suoi voti con l’intera lista
dell’u.d.c (631 voti), Sinistra e libertà (464
voti), Comunisti Italiani (323 voti) e i.d.v
(696 voti).
Quasi 500 suffragi sono un patrimonio
importante e con questa spallata il P.d. è quasi
in default e Mastromauro costretto all’ennesimo
rimpasto di maggioranza».
Linea Retta riferisce di avere raggiunto
telefonicamente Mastrilli il quale «molto
rammaricato, ha concluso la conversazione
affermando che: Giulianova 2020 era un programma
politico ed amministrativo ambizioso in cui ho
creduto ed ho messo la faccia, mi sono impegnato
a farlo conoscere e sposare ai cittadini di
Giulianova, ho fatto una campagna elettorale
“casa per casa”, per avere un contatto diretto
con la gente, poter ascoltare le loro istanze ed
impegnarsi per dare delle risposte, ma dopo
quasi tre anni di amministrazione noto che
questo progetto, a mio avviso, non è mai
decollato».
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