Giulianova, 28.6.2012
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Ancora una volta al
sindaco di Giulianova
interessa l’aspetto
mediatico dei problemi e
non la loro efficace
soluzione.
Il sindaco Mastromauro,
dopo essersi guadagnato
(come spesso accade) nei
giorni scorsi gli onori
della ribalta della
carta stampata, non da
seguito ai suoi spot.
Nella fattispecie ci si
riferisce a quanto
“clamorosamente”
sostenuto dal sindaco
sulla vicenda che
riguarda la cessazione
prossima della
prestazione lavorativa
degli ex co.co.co. al
Comune di Giulianova.
Una proposta, quella del
sindaco, che nei giorni
scorsi fece scalpore
(per di più se a
lanciarla è un avvocato
di professione),
allorquando sosteneva di
essere disponibile con
la sua maggioranza a
sfidare la legge (che
stabilisce al 30 giugno
prossimo il termine
ultimo) pur di salvare i
posti di lavoro.
Ebbene, nella seduta
dell’ ultimo consiglio
comunale di mercoledì 27
giugno, abbiamo avuto
l’ennesima riprova
(laddove ce ne fosse
bisogno) della solita,
stantia, politica
populista portata
avanti, ormai da tre
anni, dalla
amministrazione
cittadina.
L’atto d’indirizzo tanto
voluto, sul quale come
PdL abbiamo sempre avuto
una posizione scettica:
sia sulla competenza,
ritenuta a nostro avviso
della Giunta comunale;
sia sulla sostanza, in
violazione delle norme,
dunque illegittima;
sia sulla consistenza
numerica, si veda il
disappunto di alcuni
consiglieri di
maggioranza, IDV su
tutti;
non è stato discusso.
Il motivo? La mancata
sottoscrizione, a ragion
veduta, da parte delle
rappresentanze
sindacali.
Appellarsi all’ effetto
spot è l’unico sport che
continua a praticare una
Giunta ormai allo
sbando, dove ciò che
interessa non è guardare
ai problemi della gente
ma di specchiarsi nel
proprio IO.
Noi del PdL riteniamo,
molto più
responsabilmente, che il
ruolo della Politica sia
quello di affrontare i
problemi per tempo e con
serietà
Il Sindaco e tutta
l’amministrazione hanno
avuto tempo e modo di
aggredire il problema
della salvaguardia dei
lavoratori ex co.co.co.
L’unica verità è che
nulla è stato fatto, la
politica della
maggioranza (O di quello
che ne rimane) è ferma e
limitata a campare alla
giornata, riducendosi,
senza programmazione
alcuna, ad illudere e
propagandare soluzioni
irrealizzate e
irrealizzabili.
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