Giulianova,
15.02.2012 -
Nel Consiglio Comunale
che si svolgerà domani
Giovedì 16 Febbraio,
al terzo punto dell’odg.
si parlerà del “Piano di
lottizzazione
convenzionata in via
Cupa per il nuovo
deposito A.R.P.A.”.
In merito a questo punto
noi di Progresso
Giuliese sentiamo di
dover esprimere qualche
considerazione, ancor
prima di discuterne in
consiglio.
Considerazioni che
speriamo possano essere
uno spunto e magari
diventare oggetto di
riflessione per tutti i
nostri colleghi
consiglieri.
Senza entrare nel merito
tecnico della questione,
cosa che affronteremo in
consiglio, Progresso
Giuliese nel ribadire,
come già fatto più
volte, di essere
favorevole agli accordi
di sviluppo edilizio tra
privato e pubblico,
vuole puntare la sua
attenzione non su quello
che si farà ma su quello
che fin’ora non è stato
fatto.
Semplificando il
discorso, nell’area di
Via Cupa secondo questo
nuovo accordo dovrebbero
sorgere insediamenti
industriali,
artigianali, commerciali
oltre ad un piccolo
campo da calcio in
contropartita per il
Comune.
La nostra domanda è:
Perchè consumare altro
territorio ed edificare
nuove strutture
industriali quando a
pochi metri sorge
un’area industriale (Colleranesco)
con strutture già
realizzate ed ad oggi
inutilizzate?
Non sarebbe meglio
seguire l’orientamento
ormai condiviso da tanti
Comuni, di ristrutturare
e valorizzare
l’esistente?
Senza tralasciare che,
dai documenti allegati
l’area riservata al
commerciale è di circa
56.000 metri quadri ed
esiste la possibilità,
così come impostato
l’accordo di Programma,
che vi possa nascere un
nuovo centro
Commerciale…
In attesa di risposte
proviamo ad essere
costruttivi e a proporre
un approccio diverso.
Domani illustreremo ai
nostri colleghi un’altra
possibilità di visione
dello sviluppo
cittadino, quella della
riqualificazione del
patrimonio edile
abbandonato la
cosiddetta : “edilizia
ecoefficiente”.
Riteniamo possa essere
più utile recuperare
quell’area inutilizzata
anzichè edificarne
un’altra consumando
ulteriore territorio.
Le nostre proposte,
sulle quali domani
rifletteremo, si basano
sul riutilizzo di
quell’area con vari
progetti che puntano ad
una riconversione:
turistica per
insediamento di locali
di intrattenimento;
ecologica realizzando
verde attrezzato e
percorsi ciclo pedonali;
industriale realizzando
una filiera delle
rinnovabili tale da
attrarre investitori.
In conclusione sentiamo
di dire che, a nostro
avviso esistono reali
possibilità di ridare
nuova vita a quello
spettacolo tetro di
capannoni dismessi,
simbolo di degrado ed
abbandono.
Ovviamente condizione
necessaria sarà la buona
volontà da parte di
amministratori che non
pensino solo alle
prossime elezioni ma
alle prossime
generazioni.
Progresso Giuliese
Laura Ciafardoni,
Massimo Maddaloni,
Gianfranco Francioni |