Giulianova, 14.5.2012 -
Dal Segretario Generale
della Cgil provinciale
Funzione Pubblica,
Amedeo Marcattili, riceviamo e
pubblichiamo la seguente
lettera aperta:
Al Responsabile Gestione
Complessiva
P. O. Giulianova – fax 085 8020939
e p. c. Alla Stampa
Oggetto: accesso veicoli
privati nel Presidio
Ospedaliero di
Giulianova.
La scrivente Federazione, dopo recenti articoli
apparsi sulla stampa, fa
presente che spesso
riceve, dai lavoratori,
segnalazioni negative
circa l’utilizzo dei
parcheggi, interni al
Presidio, riservati agli
autoveicoli.
La FP CGIL ritiene non più rinviabile una
soluzione definitiva al
problema, al fine di
redimere polemiche che
si susseguono da vari
anni.
Alcune giustificazioni poste nel tempo, dal
personale addetto al
controllo, sono
“collegate” al fatto che
l’accesso al Pronto
Soccorso deve
obbligatoriamente essere
“libero”, senza ostacoli
di sorta per l’utenza,
da dove quindi
accederebbero anche i
mezzi “privati”.
Ciò stante, la scrivente Federazione propone alla
S. V. l’adozione di una
“transenna” (subito dopo
l’ingresso all’U.O.S. di
Pronto Soccorso) che sia
da “ostacolo” ai veicoli
NON AUTORIZZATI e che
preveda invece la
possibilità d’accesso
ESCLUSIVAMENTE agli
automezzi di servizio
dell’Asl e/o delle ditte
appaltanti i servizi
“esternalizzati” (es.
PAP, Servizi
Ospedalieri, Cofely,
esercenti pompe funebri,
etc.).
La scrivente
Federazione,
ricordando inoltre
che la “pronta
disponibilità” del
personale dipendente
“autorizzato”
all’accesso con mezzi
privati, è limitata
alle ore notturne
feriali e festive nonché
diurne festive,
chiede alla S. V.:
nel Presidio di
Giulianova, è vigente un
elenco di personale
dipendente “autorizzato”
al parcheggio del
proprio mezzo “privato”,
negli spazi interni?
Se ciò fosse, si chiede
copia del suddetto
elenco e le
motivazioni che hanno
portato ad emettere tali
“autorizzazioni”.
La FP CGIL vigilerà
affinché quanto proposto
(o altro sistema
parimenti efficace)
venga messo in atto
dalla Direzione in
indirizzo quanto meno
prima della prossima
stagione estiva,
periodo in cui triplica
la popolazione sulla
costa e quindi anche gli
utenti del nosocomio
giuliese, evitando
così disservizi che
potrebbero compromettere
il buon esito di
eventuali azioni
effettuate soprattutto
in regime d’emergenza.
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