Giulianova,
6.5.2012 -
Dal Consigliere
Comunale e Presidente
del Comitato per la
salvezza dell'Ospedale
di Giulianova, Roberto
Ciccocelli, riceviamo
e pubblichiamo:
In merito alle decisioni
assunte dalla Direzione
Generale della ASL di
Teramo circa la
realizzazione delle
camere a pagamento
presso il nosocomio
giuliese è importante
manifestare tutto il
dissenso sia per le
motivazioni addotte, sia
per la effettiva utilità
delle stesse.
Circa le motivazioni si
dice che le stesse
verrebbero realizzate in
ottemperanza alla
cosiddetta legge
229/1999 meglio nota
come Legge Bindi, che
disponeva lo svolgimento
delle attività di libera
professione
ambulatoriale
intramoenia con
possibilità di
prestazioni
specialistiche
ambulatoriali e di
quelle di diagnostica
strumentale con ricovero
in camere a pagamento.
Oltre al fatto che la
predetta legge faceva
addirittura riferimento
alla 502 del 1992,legge
in vigore da venti
anni,non si capisce come
mai solo a Giulianova e
solo ora in un
momento,tra l’altro, di
attesa per la
costruzione del nuovo
ospedale,così come
comunicato dall’ex
assessore Venturoni, e
non la possibilità di
realizzarle in strutture
più consone quali quelle
di Teramo, S. Omero ed
Atri.
Rispettare le leggi è un
dovere prendere in giro
i cittadini è un delitto
, sull’ospedale di
Giulianova si continua a
raccontare
menzogne,bugie; sulla
istituzione di un
indispensabile punto
nascita ne abbiamo
sentite tante e diventa
difficile continuare a
credere a certi
amministratori, alcuni
dei quali oggi
amministrano la sanità
teramana ,ma guarda caso
sono gli stessi che
peroravano la
costruzione della
cittadella della salute
a Giulianova durante il
Governo Del Turco.
Venturoni ogni volta che
parla ,sollecita di
accelerare l’iter per la
costruzione del nuovo
ospedale, ricordiamo
l’individuazione
dell’area da trovare in
tempi brevissimi, se
avesse il pudore di non
prendere in giro i
cittadini, farebbe un
gran servigio.
Circa poi la utilità
delle stesse bello
sarebbe che questi
campioni di
amministratori si
preoccupassero di dotare
l’ospedale di Giulianova
delle indispensabili
professionalità atte ad
erogare servizi di
eccellenza, invece
nulla, solo proclami e
sperpero di pubblico
denaro.
Ma chi volete che faccia
uso di camere a
pagamento se non ci sono
le risorse
professionali atte a
soddisfare tale bisogno?
L’istituzione di un
punto nascita presso
l’ospedale di
Giulianova, non occorre
interpellare Ingegneri o
Architetti ci vuole solo
la volontà politica
della Direzione
Sanitaria, al posto di
inutili camere a
pagamento, resta
sicuramente una priorità
su cui è bene che chi
amministra la sanità in
questa provincia si
faccia carico, non
vorremmo che se lo
ricordino alla prossima
tornata elettorale,
sarebbe troppo tardi.
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