Giulianova,
20.4.2012 -
Dal
Dott. Roberto Ciccocelli,
Presidente comitato per
la salvezza
dell’Ospedale di
Giulianova, riceviamo e
pubblichiamo la seguente
lettera aperta:
Egr. Dott.ssa G. Baraldi
Oggetto: Rete nascita
Asl di Teramo.
Nella qualità di
Presidente del Comitato
di difesa del diritto
alla salute e per la
salvezza dell’ospedale
di Giulianova,
rappresento quanto
segue. In relazione alla
proposta di
riorganizzazione della
rete nascita avanzata a
livello regionale, si
rileva che la stessa,
prevedendo 1 solo punto
nascita in provincia di
Teramo, non tiene conto
del parere espresso più
volte sia dal Comitato
del Dipartimento
Materno-Infantile della
ASL di Teramo, sia dalle
Società Scientifiche di
area pediatrica (SIP e
SIN) della Regione
Abruzzo, che
concordemente e
ripetutamente hanno
indicato come necessari
e sufficienti n. 2 punti
nascita nella provincia
di Teramo.
Ciò premesso, si ritiene
opportuno sottoporre
all’autorevole
riflessione del sub
Commissario, alcuni
dati, relativi alla
natalità 2010 e desunti
dalla proposta pervenuta
da parte della Dott.ssa
Baraldi:
Punti
nascita
- AQ n.2 con
2197 nascite ;
- CH n.3 con
3838 nascite ;
- PE n.1 con
2591 nascite;
- TE n.1 con
2106 nascite.
Si fa altresì rilevare
che PE-AQ-CH hanno anche
la neonatologia di II
livello, mentre la
provincia di Teramo ne è
priva e fa registrare
una mobilità passiva
pari a circa 700 nati,
la maggior parte dei
quali fuori regione.
Alla luce delle
considerazioni sopra
schematicamente esposte
e ferma restando la
necessità di ridurre a 7
i punti nascita a
livello regionale, sulla
base del “piano Fazio”
ma anche delle
lungimiranti proposte
già espresse in
precedenza dai pediatri
abruzzesi attraverso le
proprie Società
scientifiche(SIP e SIN),
ai fini di una più
omogenea distribuzione
territoriale degli
stessi, necessaria
per garantire a tutti i
bambini e a tutte le
mamme abruzzesi la
stessa aspettativa di
salute, si propone
quanto segue: n.2 punti
nascita all’Aquila, n.2
a Chieti, n.1 a Pescara
e n.2 a Teramo.
Nel contesto del
dibattito in corso,
stranamente l’atto
aziendale della ASL di
Teramo , in contrasto
con quanto proposto
dalla dott.ssa Baraldi e
nei numeri complessivi
da tutti condiviso,
prevede il mantenimento
di n. 3 punti nascita,
quando è evidente che al
massimo potranno – e
secondo noi dovranno! –
essere 2. Tale assurda
previsione dell’Atto
aziendale genera
tuttora grave
pregiudizio per la
sicurezza dell’evento
nascita nella nostra
provincia. Infatti:
a S.Omero non c’è
personale sufficiente
per coprire i turni H
24, a Teramo e ad Atri
viene assicurata la
guardia H 24 con
personale fortemente
carente e la conseguente
difficoltà di offrire
un’assistenza
pediatrica adeguata
alle esigenze di una
moderna pediatria. I
bambini e le mamme della
provincia di Teramo
hanno diritto di avere
da subito garantita la
sicurezza della nascita
e di un’adeguata
assistenza pediatrica!
Per questo è necessario
disporre già con
l’attuale atto aziendale
n. 2 punti nascita nella
nostra provincia, che a
nostro parere devono
essere ubicati
strategicamente uno
all’interno ( Teramo) e
l’altro sulla costa
(Giulianova). Ciò non
per campanilismo, ma per
assicurare la migliore
copertura del
territorio, anche in
considerazione del
flusso turistico, che va
incoraggiato anche con
le infrastrutture!
A questo punto si
confida nell’operato del
Commissario ministeriale
per correggere quello
che, secondo lo
scrivente Comitato, è un
gravissimo errore,
frutto di meri calcoli
elettoralistici
perpetrati sulla pelle
dei cittadini più
indifesi. In caso
contrario, la
popolazione interessata
sarà costretta ad
avviare esposti e/o
altre azioni atte a
tutelare l’interesse
della collettività.
Tanto premesso si
richiede, ai sensi e nei
termini previsti dalla
L.n. 241/90, che lo
scrivente Comitato venga
tempestivamente
informato del
procedimento in oggetto,
anche ai fini della
partecipazione e
conoscenza.
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