Giulianova,
29.5.2012 -
“Le
dichiarazioni rese dal mio collega Brucchi, presidente
del Comitato ristretto dei sindaci, lasciano trasparire
una certa irritazione. E' comprensibile, anche perché
dopo la mia decisione di non partecipare, ho letto che
gli altri componenti del Comitato, cioè i sindaci di
Atri, Sant'Omero e Rocca Santa Maria, tutti di
centro-destra, hanno dato forfait. Quindi non è una
questione di strumentalizzazione politica ma una scelta
riguardante un problema serio”.
Il
sindaco Francesco Mastromauro replica al collega
Maurizio Brucchi, presidente del Comitato ristretto dei
sindaci, secondo il quale l'assenza del primo cittadino
di Giulianova è riconducibile al fatto di non voler
assumere responsabilità e posizioni anche scomode.
“E'
inutile che il dottor Brucchi, che forse ha qualche
difficoltà essendo medico dell'ospedale e al tempo
stesso presidente del Comitato, si arrampichi sugli
specchi liquidando la mia assenza, che non è stata a
quanto sembra l'unica, come una sorta di fuga dalle
responsabilità. Non è così ora, come non lo era nel
2007, quando l'allora sindaco di Atri, Paolo Basilico,
fece lo stesso. Il fatto è, ma Brucchi sembra non
riuscire a comprenderlo”, prosegue Mastromauro, “che
è proprio per senso di responsabilità che ho maturato
questa scelta, dopo essere stato diligentemente presente
alle riunioni. Responsabilità verso le comunità che io e
gli altri sindaci rappresentiamo. E che ci riuniamo a
fare se poi ciò che chiediamo per il territorio e per la
nostra gente, che è solo un miglior funzionamento dei
servizi sanitari, la ASL lo ignora completamente? E' un
organismo consultivo, e va bene. Ma per non essere
del tutto inutile – conclude il sindaco - una
minima incidenza deve pur averla. Sennò, ripeto, è aria
fritta. E siccome abbiamo avuto speranza di riuscire a
valicare i granitici dinieghi della ASL senza finora
ottenere nulla, io dico che chi di speranza vive
disperato muore. E nella nostra provincia, di
disperazione ce n'è anche troppa”. |