Giulianova,
8.6.2012 -
In
prossimità dell'esame dell'Atto aziendale da
parte del Consiglio dei sanitari, fissato per il 12
giugno, il sindaco Francesco Mastromauro torna a fare
sentire la sua voce a fronte della prospettiva di
declassamento dell'ospedale di Giulianova, tra i più
penalizzati nell'Atto che la ASL sottoporrà alla
Regione.
“Non
ululavo alla luna quando sistematicamente, a partire dal
2009, denunciavo la politica scellerata del
taglio indiscriminato di reparti e servizi ai danni del
nosocomio giuliese e dell'utenza. Il nostro Punto
nascite, lo ricordo, è stato l'unico ad essere
eliminato: figurarsi se si poteva sperare di riottenerlo
quando qui si assiste ad una sorta di film horror in cui
il protagonista è Freddy Krueger, quello che aveva le
lame al posto della mani. Io denunciavo, battevo i pugni
– dichiara il sindaco - e ogni volta mi dicevano che
ero un allarmista, un amante della visibilità a tutti i
costi. Sono stato persino accusato, quando ho detto che
non avrei partecipato al Comitato ristretto dei sindaci
perché un organismo ormai inutile, di aver optato per
una scelta furbetta, se non addirittura codarda. Ed ora
che l'ospedale giuliese sarà uno dei più penalizzati in
provincia, con la chiusura di Allergologia e il
declassamento di Ortopedia, SERT e Centro di
Fisiopatologia della nutrizione, che mi si dirà? E,
soprattutto, che diranno i solerti oppositori di casa
mia, i signori del PdL, sempre pronti a difendere ciò
che è indifendibile? Beninteso quando non optano per il
silenzio colpevole e imbarazzato”.
Il sindaco scende poi nel
dettaglio per evidenziare quelle che, a suo parere, sono
scelte incomprensibili. “Incomprensibili davvero.
Si chiude
Allergologia che contabilizza ogni anno 12.000
prestazioni. Come dire: sei produttivo e allora ti
sopprimo. E con la stessa, discutibile filosofia si è
voluto tagliare le gambe, come avevo denunciato nel
giugno dello scorso anno, una struttura di
eccellenza come il
Centro di Riferimento Regionale di Fisiopatologia della
Nutrizione,
l'unico servizio della ASL di Teramo a disporre di una
mobilità attiva pari al 46%. Eppure il manager
Varrassi
–
ricorda Mastromauro - mi aveva assicurato che il
Centro, riconosciuto come struttura complessa nel
2006 e poi declassato a struttura semplice nel
gennaio 2010, sarebbe tornato struttura complessa.
Evidentemente era la classica promessa da marinaio.
Stessa cosa per Ortopedia, che era un fiore
all'occhiello, e per il SERT, istituito nel
1991 e con competenza territoriale tra le più estese
d'Abruzzo, che, come avevo avvertito il 3 luglio 2011,
diverrà una 'dependance' di Teramo. Insomma, che non
fossi un allarmista ora è evidente. E si possono anche
comprendere i motivi del mio rifiuto a prendere parte al
Comitato ristretto dei sindaci, in cui mi sembra ci si
alleni a combattere inutilmente contro i mulini a vento.
Il fatto è – conclude il sindaco - che certi
signori dichiarano di agire con oculatezza,
consapevolezza e logica stringente, per poi farne
volentieri a meno quando si decide”.
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