Giulianova,
7.10.2012 -
“Già
durante la campagna elettorale capii che il clima era
velenoso, e che da avversario politico sarei passato per
un nemico da combattere con ogni mezzo. Poi, nel 2010,
ci furono le minacce di morte, fatto gravissimo e
sconosciuto alla storia politica di Giulianova, frutto
di un clima reso velenoso. Va bene la dialettica anche
aspra, accetto la satira e le vignette, e persino che si
ironizzi su aspetti delle mia persona. Ma da qualche
tempo a questa parte si sta portando avanti su alcuni
blog e su facebook, sistematicamente, una campagna
denigratoria, spacciando come vere cose assolutamente
false. Con una acrimonia che sconfina nell'odio. Ma
l'accusa, esibendo una foto per dare forza alla
denuncia, di aver parcheggiato sullo stallo dei
disabili, non la posso accettare”.
E' indignato
il sindaco Francesco Mastromauro per quanto
riportato sul blog “I due punti”, fatto
rimbalzare su facebook, in cui si accusa il sindaco di
aver parcheggiato la sua auto su uno stallo per disabili
posizionato in Corso Garibaldi, vicino il Municipio. “La
diffamazione, come la calunnia, è un venticello. Si
butta la pietra, magari nascondendo la mano, e il guaio
è fatto. Poco serve, infatti, argomentare, spiegare,
delucidare analiticamente. L'accusa colpisce molto più
della replica. E infatti su questa vicenda c'è già chi
ha messo le mani avanti dicendo che ogni replica sarà
vana perché c'è la foto, e che ogni ricostruzione dei
fatti sarà comunque una scusa. Il tutto condito dal
commento che il potere è arrogante, e che i vigili non
mi hanno multato perché sono il sindaco. E' così
adesso, ed è stato così ogni volta che sono state dette
cose poi rivelatesi non vere. Ma stavolta – prosegue
Mastromauro - non sono disposto a passarci sopra, né
a farmi mettere sulla graticola perché l'accusa, falsa,
mi ha veramente ferito. Mi ha ferito perché da sempre
sono stato vicino, sinceramente e non per strategia
politica, ai diversamente abili, sia che si trattasse
della Piccola Opera Charitas che degli “Amicacci” o
dell'ANFFAS. Ho le prove che quanto scritto e detto non
è vero. E le esibirò al giudice, perché ho deciso di
presentare formale querela costituendomi parte civile.
Ogni volta che ho sbagliato l'ho ammesso. Ho preso multe
dalla Polizia Municipale di Giulianova, almeno 3, e le
ho regolarmente pagate. Ma questo no. Quanto riportato è
una ricostruzione falsa, e voglio che venga accertata la
verità giudizialmente. E che paghi chi ha voluto fare
con me il tiro al piccione”. |