GIULIANOVA, 12.11.2012 -
Torna a proporsi il
problema degli argini fluviali. La mareggiata del 31
ottobre scorso, oltre ad aver spazzato via la striscia
di ghiaia formatasi nella estrema parte sud della
spiaggia, ha reso l'argine del fiume Tordino ancora più
vulnerabile.
“A causa della forza
del mare – afferma il sindaco Francesco
Mastromauro – il fiume è arrivato in prossimità
della recinzione del vecchio depuratore dell’Annunziata
e al prossimo evento, non trovando più alcuna
opposizione, i guai potrebbero essere davvero seri
qualora dovessero essere interessate le strutture
dell’impianto dismesso. Tanti sono stati gli incontri,
dopo quelli organizzati all’indomani dell’alluvione del
2011, per tentare di risolvere il problema. Il 31
ottobre 2011 – ricorda il sindaco -
con il Genio Civile; il 5 dicembre successivo con
i sindaci dei Comuni bagnati dai fiumi Salinello e
Tordino, con la Provincia e con la Regione, che non
partecipò. Il 23 aprile di quest'anno si ebbe un
nuovo incontro con il Genio Civile, quindi, il 3
maggio, con Genio Civile, ANAS e RFI, e il 24
maggio con l’assessore regionale ai lavori pubblici
Angelo Di Paolo e con il consigliere regionale Claudio
Ruffini. Cosa è accaduto in questi venti mesi?
L’intervento eseguito il 19 novembre 2011 dal
Comune di Giulianova, resosi necessario per
l’immobilismo della Regione, con la messa in sicurezza
del Salinello rimuovendo i tronchi e i rami trasportati
dalla piena che ostruivano il passaggio dell’acqua sotto
i ponti della Ss 16 e della ferrovia, e quello eseguito
in estate dalla Regione per il ripristino delle
condizioni di deflusso dei corsi d’acqua. Sappiamo che
la Regione ha previsto un finanziamento per la
sistemazione degli argini del Tordino ma non si vede
ancora alcun atto concreto. E tutto tace relativamente
agli argini del Salinello. E' un problema che riguarda
la sicurezza dei cittadini – conclude il primo
cittadino - e il ritardo accumulato non trova
giustificazioni. Non siamo più disponibili ad aspettare
ancora, né a ricevere promesse puntualmente non
mantenute. A questo punto coinvolgeremo la cittadinanza
con iniziative pubbliche. Insomma, siamo pronti alla
mobilitazione popolare per risolvere il problema in
modo definitivo”.
Sulla erosione della
spiaggia sud interviene l'assessore al Demanio e Turismo
Archimede Forcellese.
“Il braccio naturale
formatosi in prossimità della foce del Tordino in
seguito all’alluvione del 2011, e che aveva ampliato
notevolmente la parte più meridionale della spiaggia
– dichiara l’assessore al Demanio e al Turismo
Archimede Forcellese – non esiste più. Avevamo
rappresentato il fenomeno alla Regione in due diversi
incontri tenutisi entrambi quest'anno, il 25 gennaio
scorso a Pescara e il 24 maggio direttamente
sulla spiaggia, con l’obiettivo di trovare una soluzione
definitiva e permanente. Purtroppo non siamo stati
ascoltati e così la mareggiata, oltre ad aver spazzato
via la striscia trasportando la ghiaia sulla spiaggia
fino a poche centinaia di metri dal molo sud, ha
determinato una consistente erosione dell’arenile e
dell’argine del Tordino nella zona della foce del fiume.
In tali condizioni – prosegue Forcellese - sarà
davvero difficile per gli operatori turistici della zona
sud riuscire ad essere competitivi. L’Amministrazione
comunale, come sempre, farà la sua parte per garantire,
anche nella prossima stagione, una spiaggia ampia e
sabbiosa. Ma senza gli interventi di competenza della
Regione, gli unici in grado di risolvere il problema
alla radice”, conclude l'assessore, “i nostri
sacrifici e quelli dei balneatori saranno vanificati”. |