Giulianova, 16.10.2012 -
Nasce
ufficialmente a Capannori l’associazione nazionale
‘Comunità Rifiuti Zero’. Anche Giulianova, unica città
abruzzese, tra i 107 Comuni aderenti.
È stata
costituita ufficialmente a Capannori, il 13 ottobre
scorso, l'associazione “Comunità Rifiuti Zero”
alla quale hanno aderito, oltre a molte associazioni,
anche 107 Comuni italiani, tra i quali Giulianova,
rappresentata nell'occasione dal vicesindaco con delega
all'Ambiente Gabriele Filipponi accompagnato dal
dirigente Maria Angela Mastropietro.
Intento
della “Comunità Rifiuti Zero” è quello di operare nel
campo dell’assistenza, della formazione, della
valorizzazione e della promozione della strategia
Rifiuti Zero.
La nuova
associazione intende operare nel campo dell’assistenza,
della formazione della promozione e della valorizzazione
della cultura della strategia Rifiuti Zero, così come
definita nella Carta internazionale di Napoli, dare
assistenza alle amministrazioni comunali che vi hanno
aderito per affrontare la questione del ciclo dei
rifiuti, promuovere campagne di sensibilizzazione e
informazione sulle buone pratiche nell’ambito dei
rifiuti e creare una rete per lo scambio di informazioni
tra Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati.
Infine, ma non certo per ultimo, dare un contributo
fattivo alla formazione culturale di comunità che vedono
nel bene comune ambiente il punto di riferimento
principale per contribuire ad innalzare la qualità della
vita di tutti.
All'incontro
nazionale di sabato con il quale è stato approvato lo
statuto della “Comunità Rifiuti Zero”, oltre al sindaco
di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, e al
coordinatore del Centro di ricerca Rifiuti Zero del
Comune, Rossano Ercolini, venuto in visita a
Giulianova il 3 agosto scorso, era presente
anche il professore americano Paul Connert il
quale ha ripercorso la storia della Zero Waste in
America e in Europa. La strategia ideata da Connett si è
dimostrata vincente non soltanto nei piccoli centri:
negli Stati Uniti il metodo è stato infatti applicato
con successo in alcune delle maggiori città, tra le
quali San Francisco. Simili esperimenti sono stati fatti
anche in Canada e Nuova Zelanda. |