Giulianova, 9.4.2012 -
Il
Consiglio regionale vota la riperimetrazione della
riserva del Borsacchio, così estromettendo la parte sud
del territorio di Giulianova. “Dopo tanti rinvii
– ha dichiarato il sindaco Francesco Mastromauro
- si è giunti infine alla revisione dei confini della
riserva, escludendo la porzione più meridionale del
territorio di Giulianova, collimante con una parte del
quartiere Annunziata. Grazie a questa decisione, che ha
ricevuto il decisivo sostegno dei consiglieri Claudio
Ruffini e Berardo Rabbuffo – prosegue il sindaco –
si è messa fine alla irrazionale inclusione di una
parte di Giulianova, fortemente urbanizzata, nella
riserva. Riserva che sicuramente ha un senso per il
territorio rosetano ma non per noi. E che l'inclusione
del quartiere Annunziata nella riserva fosse illogica,
lo avevano ben compreso, con dichiarazione bipartisan, i
componenti della 2^ Commissione Regionale, ai quali
esposi le ragioni della ripetrimetrazione già nel
novembre 2009. Sulla questione – ricorda il
sindaco - si espresse anche, il 20 settembre 2010,
il Consiglio comunale di Giulianova, che votò compatto
per la riperimetrazione, ed io ebbi modo di tornare a
richiedere l'estrapolazione di Giulianova, incassando
nuovamente il consenso della 2^ Commissione Regionale,
nell'audizione del novembre 2010.
In quell'occasione la Commissione non solo ritenne
irrazionale l'inclusione di Giulianova nella riserva, ma
realizzò come tale inclusione avrebbe fortemente
penalizzato la nostra città per l'impossibilità di
completare l'iter previsto dal Contratto di Quartiere,
che prevede
una
significativa opera di riqualificazione dell’intera
area, valorizzandola sotto il profilo ambientale e
turistico. Per questo la Commissione espresse il suo ok
alla riperimetrazione anche il 10 marzo 2011,
venendo persino a Giulianova, il 26 gennaio
scorso, per constatare quanto irrazionale fosse in
effetti l'inclusione di Giulianova nella riserva. Ora
–
conclude il sindaco – potremo ultimare l'iter del
Contratto di Quartiere scongiurando il rischio di dover
restituire al Ministero i fondi ricevuti”. |