Ravenna, 10.8.2012 -
Goletta Verde di Legambiente risponde alle dichiarazioni
dell’Assessore al turismo di Giulianova, Archimede
Forcellese, che ha contestato pubblicamente il dato di
Legambiente prelevato nei pressi del Fosso su lungomare
Zara, civico 1 a Giulianova Lido e che i biologi di
Legambiente hanno classificato come “fortemente
inquinato”.
“Le recenti affermazioni
dell’Assessore al turismo del Comune di Giulianova ci
lasciano perplessi – commenta Stefano Ciafani,
vicepresidente nazionale di Legambiente - . Non tanto
per il contenuto della contestazione, comunque opinabile
e meritevole di dovute precisazioni, ma per il semplice
motivo che il pomeriggio di venerdì 3 agosto, quindi a
seguito della diffusione dei dati, abbiamo personalmente
incontrato a bordo di Goletta Verde anche il Sindaco di
Giulianova, in occasione di un evento pubblico sulla
raccolta differenziata. Abbiamo loro precisato la
tipologia delle analisi e le specifiche del campione, ma
nulla lasciava presagire – continua Ciafani – che
l’amministrazione comunale preferisse rispondere a mezzo
stampa, piuttosto che colloquiare e confrontarsi con
noi, anche sul da farsi. Negli anni, Legambiente ha
sempre dimostrato un grande spirito di collaborazione
con la città di Giulianova e lavorato insieme su molti
aspetti, al fine di migliorare la qualità di vita e
ambientale della città. Per questo ci chiediamo come mai
in questo caso non sia emersa la volontà di confrontarsi
e ragionare sul da farsi per fronteggiare la criticità
emersa dal campionamento di Goletta Verde”.
Goletta Verde puntualizza, inoltre, che è
nostra prassi, ribadita anche nel comunicato stampa di
presentazione dei dati dell’Abruzzo, che il lavoro dei
nostri biologi non vuole in alcun modo sostituirsi alle
analisi ufficiali portate avanti dagli enti preposti
dalla legge, come, invece, sembra emergere dalle
dichiarazioni dell’Assessore Forcellese. Allo stesso
modo, Goletta Verde rende noti i risultati delle analisi
condotte come una fotografia della situazione, un
monitoraggio spot, di indubbia validità scientifica,
seguendo i dettami che prevede la legge sulla
balneazione vigente in Italia.
“Ribadiamo, comunque – continua
Ciafani – che i nostri monitoraggi, pur essendo una
fotografia della situazione nel momento esatto del
prelievo, fungono da campanelli d’allarme per indurre le
amministrazioni a fare i dovuti approfondimenti, al fine
di tutelare maggiormente non solo l’ambiente ma la
salute dei cittadini. Sappiamo che sono già state
predisposte delle analisi e speriamo – conclude
Ciafani – che i risultati possano essere diffusi
quanto prima e aiutare a individuare le cause che hanno
portato al risultato delle analisi di Goletta Verde, al
fine di assicurare a cittadini e turisti la piacevole e
sicura fruizione del mare”.
Ufficio Stampa Goletta Verde Legambiente:
Laura Binetti
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