Teramo, 9.02.2012 -
L’Italia non è il Kuwait. Il miraggio di trovare
il tesoro sotto casa non regge, anzi a forza di
scavare rischiamo seriamente di farla crollare
la casa.
La ricerca di giacimenti di idrocarburi sia
sulla terraferma che in mare incide in maniera
insignificante sul nostro fabbisogno energetico
e garantisce profitti solo alle multinazionali
petrolifere che in Italia trovano una
legislazione particolarmente favorevole e
procedure semplificate e poco onerose per
ottenere permessi esplorativi. Il reale impatto
sull’ambiente delle trivellazioni è tale da
compromettere in modo irreversibile l’intero
sistema economico della nostra Provincia.
Infatti, la vocazione del nostro territorio è
prettamente turistica. L’arte, la viticoltura,
l’enogastronomia, la pesca, il turismo,
l’artigianato sono la linfa entro la quale
scorre e si sviluppa tutto il nostro tessuto
sociale.
Pertanto occorre fare una scelta di campo ed
avere idee chiare e lungimiranti per la nostra
terra.
Coltivare IDROCARBURI o TERRA e TURISMO?
Ne parleremo con le associazioni ambientaliste e
con il prof. Di Salvatore al convegno che l’IdV
ha organizzato Sabato 11 alle ore 17,30 presso
il loggiato Belvedere a Giulianova.
Tutta la cittadinanza è invitata a
partecipare. |