GIULIANOVA,
10.12.2012
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Italia Nostra Giulianova rimarca il proprio
sdegno per l’abbattimento, previsto per l’11 e
12 dicembre, dell’ormai nota palazzina d’epoca
sita in via Gramsci, alle porte di piazza
Belvedere. La sezione dell’associazione che
intende promuovere la cultura della tutela dei
beni culturali e ambientali, rimarca la propria
contrarietà all’abbattimento dello stabile che
crea un precedente pericoloso per il volto
ottocentesco della città che necessita quindi
una maggiore protezione.
Pertanto, come scritto nelle osservazioni alla
Variante Ambientale Strategica nel settembre
scorso, chiediamo a gran voce che il nuovo PRG
possa estendere la zona di “centro storico”
anche ad alcune aree circostanti il quadrilatero
dell’antica Giulia. Il concetto di “centro
storico” non è puramente una questione
urbanistica e, se vogliamo, accademica, ma anche
sociale. Lo stupore e il senso di contrarietà
che tanti cittadini giuliesi hanno esternato nel
venire a conoscenza della demolizione della
palazzina in questione, dimostra che
l’assoggettamento ai particolari vincoli che
oggi sono previsti per il cosiddetto “centro
storico” deve essere ampliato alle zone
limitrofe, esse stesse ormai parte di una
identità storica comune. Per essere pienamente
protetta e per preservare le caratteristiche
morfologiche ed estetiche, l’area storica ha
bisogno di essere tutelata indirettamente da una
fascia di rispetto dove si applichi la medesima
normativa prevista finora nel cosiddetto “centro
storico”. In particolare, proponiamo che in tale
“fascia di rispetto” entri il tratto finale di
via Gramsci (da Casa Maria Immacolata al
Belvedere, lato est e ovest), via del popolo
(lato ovest), via Acquaviva (lato nord), il
primo tratto di via Montello e viale dello
Splendore (per ciò che riguarda quei beni
immobili anteriori al 1950), nella speranza di
non vedersi compiere ulteriori atti di violenza
al tessuto storico urbanistico della nostra
Giulianova. |