Giulianova, 30.01.2012 -
La
Rsu di Sogesa dichiara il blocco totale degli impianti e
degli uffici di Grasciano. I sindacati sono stati
costretti a questa azione estrema, alla quale potrebbero
seguirne altre, dopo mesi di incertezza e falsi annunci
sul futuro dei 70 dipendenti del polo tecnologico di
Grasciano. Dopo due anni, ancora nulla è dato sapere
riguardo il futuro lavorativo degli operai, con
conseguenze che ricadono a cascata sulle loro famiglie e
su tutto il territorio teramano.
I sindacati sono assolutamente contrari alle ipotesi
circolate in questi giorni sulle possibili
gare-spezzatino per l’affidamento dei servizi di
raccolta, trasporto, smaltimento e lavorazione dei
rifiuti che sarebbero nei piani di Sogesa e di Cirsu.
Riteniamo inaccettabile che il consorzio e i comuni soci
spacchettino in maniera brutale un patrimonio che negli
anni è stato pressochè interamente finanziato attraverso
fondi pubblici. Siamo sensibili a talune esigenze che in
questo momento, dopo anni di una gestione da noi sempre
criticata, stanno venendo al pettine. Ma qualsiasi
decisione riguardo il futuro dei 70 lavoratori dovrà
essere prima discussa e vagliata dai sindacati. Nulla a
tale riguardo dovrà essere decisa sulla testa degli
operai.
Chiediamo con forza l’apertura di un tavolo negoziale
con tutti gli attori coinvolti, dai sindaci soci del
consorzio, ai vertici dell’azienda sino alle istituzioni
provinciali e regionali. Il futuro di 70 famiglie e
della questione rifiuti in provincia di Teramo deve
essere decisa solo in maniera trasparente.
A partire da lunedì gli operai di Sogesa inizieranno la
loro protesta, che in maniera pacifica proseguirà ad
oltranza sino a che i lavoratori non avranno ricevuto
adeguate garanzie riguardo il loro futuro.
R.S.U. SOGESA |