Grasciano di Notaresco (Te), 1.3.2012 - Dalla Rsu
di Sogesa riceviamo e pubblichiamo:
La Rsu
di Sogesa chiede che venga fatta al più presto chiarezza
sulla sorte dei lavoratori dell’azienda e della sorte
del polo tecnologico di Grasciano. I sindacati ritengono
che non si possa più andare avanti con la politica degli
annunci e delle dichiarazioni tranquillizzanti, ma che
sia ora di mettere sul tavolo un definito piano di
rilancio delle attività produttive e dei servizi del
polo tecnologico che vada nell’interesse dell’intera
provincia teramana.
Come da sempre dichiarato, le maestranze sono pronte a
discutere qualsiasi proposta che la proprietà vorrà
portare, consapevole delle tante storture, da sempre
denunciate dai sindacati, che si sono accumulate nel
corso degli anni nella gestione del polo. D’altra parte,
è nostra determinata convinzione che la proprietà, ormai
interamente pubblica, fissi e comunichi obiettivi e date
certi perché Grasciano riprenda a funzionare,
consapevoli che ciò vada nel più completo interesse di
tutti i cittadini.
Vogliamo continuare ad avere fiducia nella direzione che
il C.i.r.s.u. ha preso da un anno a questa parte. Così
come la dirigenza, nel corso di questo anno, è riuscita
a riportare in mano pubblica un patrimonio come la
discarica, così vogliamo essere fiduciosi che riuscirà
anche ad assicurare un futuro certo ai settanta
lavoratori del polo tecnologico. La parte pubblica deve
avere il coraggio di continuare nella sua opera,
portandola a termine a vantaggio della collettività,
evitando le gare spezzatino ma soprattutto ridando vita
alle attività di lavorazione e recupero dei rifiuti,
anche nell’ottica di un possibile ingresso, nelle forme
che si riterranno più opportune, di tutti i comuni della
provincia di Teramo all’interno dell’azionariato
C.i.r.s.u.
La R,S.U. SOGESA Grasciano 01/03/2012 |