Giulianova,
26.3.2012 - Dal Sig. Alfonso Santomo,
titolare della Ditta Sonorica di Giulianova,
riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato
stampa:
Scrivo queste righe con vivo rincrescimento per
portarla a conoscenza di ciò che accade a
Giulianova ad un piccolo imprenditore che cerca
di avviare una nuova attività.
Anche per fare un po’ di chiarezza su quanto
apparso sulla stampa a più riprese e con notizie
non del tutto aderenti alla realtà dei fatti.
Il sottoscritto Alfonso Santomo titolare della
ditta SONORICA, ditta risultata
aggiudicataria della gara ad evidenza pubblica
indetta dall’ente COMUNE DI GIULIANOVA prot.
19723/2011 (BANDO – DISCIPLINARE DI GARA PER
L’AFFIDAMENTO DELLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI
SPAZI PUBBLICITARI “INTELLIGENTI” ED
“ECOSOSTENIBILI”) successivamente al quale
veniva stipulato tra le parti regolare SCRITTURA
PRIVATA (PROT. N. 2517372011) del 14/06/2011.
Di conseguenza in data 15/06/2011 davo inizio
ai lavori di installazione degli impianti, con
notevole impegno sia economico che lavorativo,
data anche la tardiva stipula del suddetto
contratto.
Tuttavia l’ente “COMUNE DI GIULIANOVA” in data
24/06/2011 (con raccomandata spedita il
05/07/2011) dava inspiegabilmente e con futili
motivazioni avvio ad una azione di recesso
contrattuale, e, nonostante le controdeduzioni
addotte dalla scrivente a mezzo avvocato
Vittorio Sabatini, in data 11/07/2011, il
dirigente della II AREA confermava il recesso
con missiva del 01/08/2011 COMUNICATA DA IGNOTI
IL 23/08/2011 MEDIANTE INSERIMENTO NELLA MIA
CASSETTA DELLA POSTA E NON SPEDITA RACC.A.R.
COME SCRITTO SULLA MISSIVA (ne fa fede la busta
contenente la lettera, sulla quale non vi è
nessun timbro postale o data di spedizione).
Solo successivamente, visto il ricorso al T.A.R.
da parte della ditta SONORICA, l’ente, il giorno
antecedente l’udienza davanti al T.A.R.,
notificava il ritiro dell’intero procedimento,
prendendo finalmente in considerazione le
controdeduzioni addotte.
Questo comportamento da parte del Comune ha
causato allo scrivente ingentissimi danni sul
piano economico, personale, morale e materiale,
tanto da costringerlo suo malgrado ad avviare
azione di richiesta di risarcimento danni in
via momentanea per l’anno 2011.
Ovviamente i dubbi che saltano alla mente sono molteplici,
forse la gara doveva essere vinta da altri?
Oppure la nuova attività avrebbe procurato
nocumento ad altre ditte operanti nel settore
pubblicitario?
Sono solo alcune delle ipotesi che si propongono
prepotentemente, vista l’enfasi con la quale in
data 25/03/2011 con atto N° 65 la giunta
comunale aveva dato mandato al dirigente di
espletare le pratiche per l’affidamento in
concessione del servizio, servizio che veniva
definito quasi irrinunciabile, e che inoltre
avrebbe portato nelle casse dell’ente anche
degli introiti, derivanti sia dal canone
concessorio, sia dalle tasse sulle emissioni
sonoriche, sia dalla pubblicità gratuita
riservata all’ente che, non ultimo in fatto di
importanza di dotare la spiaggia di un impianto
di reperibilità ed emergenza che ormai tutte le
spiagge più importanti hanno adottato.
Da tenere nella dovuta considerazione anche la
perdita netta scelta dall’ente, in quanto cos’ì
facendo rinuncia di fatto ad incassare 3450 euro
di concessione per 8 anni, le tasse
pubblicitarie di circa 2500 euro annui, per un
totale di 47.600 euro. Oltre all’incalcolabile
servizio di comunicazioni istituzionali e
comunicati di emergenza.
Questo alla faccia della TRASPARENZA… |