GIULIANOVA, 25.10.2013
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Il sindaco Francesco
Mastromauro getta acqua sulle recenti polemiche
riguardanti la pulizia dell’area portuale e controbatte.
“Insieme con l’Ente Porto e l’Ufficio
Circondariale Marittimo di Giulianova – dichiara
il sindaco – abbiamo voluto dare una svolta alla
pulizia e al decoro del porto che costituisce senza
dubbio un'area strategica sia perché interessata da
molteplici attività, sia perché rappresenta uno dei
punti di interesse turistico più importanti della città.
Per questo, il servizio di spazzamento è stato affidato
alla Giulianova Patrimonio che, per le grandi
dimensioni dell’area da pulire, circa 60.000 metri
quadrati, ha dovuto dedicare parecchie risorse. In
particolare, l’utilizzo sistematico, per la prima volta,
di una spazzatrice meccanica di notevole capacità, per
ben tre giorni alla settimana e prima e dopo ciascuna
manifestazione effettuata nell’area, ha permesso di
garantire un livello di pulizia eccellente. Sono stati i
cittadini, gli operatori e gli utenti del porto a
testimoniare, con il loro apprezzamento, la bontà del
lavoro svolto. Tutto è migliorabile ma faccio fatica a
comprendere le polemiche delle ultime settimane.
L’Ente Porto – continua Mastromauro – svolge un
ruolo strategico nello sviluppo dell’area portuale di
Giulianova. Il porto, infatti, nonostante la crisi
economica che sta mettendo in grave difficoltà tanto il
settore della pesca quanto quello della diportistica,
rappresenta una delle risorse più importanti non solo
per Giulianova ma anche per l’intera costa teramana.
Molte realtà portuali, comprese alcune della nostra
Regione, sono interessate al modello organizzativo
dell’Ente Porto, segno che i Consigli di Amministrazione
succedutisi hanno lavorato bene. E tra questi non posso
non annoverare quello attuale che, grazie al presidente
Paolo Vasanella e ai suoi consiglieri, sta
continuando sul solco tracciato dai predecessori. Mi
sembra assolutamente normale che il sindaco e il
presidente dell’Ente Porto lavorino in sinergia con
l’obiettivo comune di favorire lo sviluppo del porto di
Giulianova. Cosa dovremmo fare? Dividerci perché la
nostra appartenenza politica non è la stessa? Chi pensa
questo – conclude il sindaco - vive nel passato
ed è meglio che si occupi di altro”. |