GIULIANOVA,
25.9.2015 -
La
possibile chiusura della sede giuliese
dell'INPS, ventilata lo scorso anno, non è più
una prospettiva ma un rischio concreto. Le
direzioni regionali dell'Istituto previdenziale
stanno infatti provvedendo, su disposizioni
provenienti da Roma, alla chiusura delle filiali
per contenere le spese derivanti dagli affitti,
garantendo la sopravvivenza solo degli uffici
ubicati nei locali messi a disposizione dai
Comuni in comodato gratuito. La mannaia della
spending review si è abbattuta sulle sedi
presenti in importanti centri, che hanno così
perso le loro sedi: da Tortona, in provincia di
Alessandria, a Scandicci, importante località di
oltre 50.000 abitanti in provincia di Firenze;
dalla lombarda Carate Brianza a Tortona, dalla
siciliana Bagheria alle campane Torre del Greco
e Frattamaggiore.
“Tra
i mesi di aprile ed agosto di quest'anno –
dichiara il sindaco Francesco Mastromauro
– hanno chiuso i battenti le sedi INPS di
Suzzara ed Ostiglia, nel Mantovano, e di Rodi
Garganico in provincia di Foggia. Anche Chivasso
perderà la sua. E' chiaro ormai che stiamo
vivendo una situazione nemmeno immaginabile
10-15 anni fa. Dopo la soppressione sul
territorio nazionale delle 220 sezioni
distaccate dei Tribunali e il recentissimo piano
tagli della Banca d'Italia che, oltre alle 39
del 2008, prevede la chiusura di altre 22
filiali entro il 2018, si è disposta la
soppressione delle Province, l'eliminazione di
numerose Prefetture, lo scioglimento del Corpo
forestale dello Stato, l'accorpamento delle
Camere di commercio ma anche di Tribunali e
Procure, lo sfoltimento di Questure,
commissariati e caserme dei carabinieri.
Insomma, per esigenze di contenimento delle
spese la geografia degli uffici pubblici è già
fortemente ridimensionata. E lo sarà sempre più”.
Per scongiurare la chiusura della sede INPS di
Giulianova, il sindaco da mesi ha attivato
un'interlocuzione con i vertici regionali
dell'INPS, con i quali nel tardo pomeriggio di
ieri, 24 settembre, ha avuto un nuovo incontro.
“Insieme
con il direttore regionale Roberto Bafundi
e con quello provinciale Domenico De Fazio
– prosegue Mastromauro – s'è raggiunta
un'intesa per scongiurare la chiusura della sede
giuliese dell'INPS trasferendola nell'ex palazzo
di Giustizia di via Cerulli dove peraltro, come
avevo già detto nel dicembre 2014, e
ribadito nel febbraio scorso al momento
della riconsegna al Comune della struttura,
sarà creata la Cittadella dei servizi con la
ricollocazione degli uffici comunali ospitati in
vari immobili in affitto, garantendoci così un
risparmio annuo di circa 100.000 euro.
D'altronde va rammentato che già l'11
febbraio 2014 il direttore De Fazio, su
nostro invito, aveva effettuato un apposito
sopralluogo nell'ex palazzo di Giustizia proprio
per verificare l'idoneità del sito. L'INPS, in
effetti, ha espressamente richiesto alcune
caratteristiche, come un'ampiezza di almeno
550 mq. necessari per l'operatività dei
18 dipendenti in servizio, che solo gli
ambienti di via Cerulli possono garantire.
L'accordo prevede la cessione all'INPS in
comodato gratuito dei vani per una durata di
9 anni, analogamente a quanto fatto dai
Comuni di Nereto, Atri, Penne e Lanciano che
così hanno scongiurato la soppressione delle
loro sedi. Saranno invece a carico dell'Istituto
previdenziale tutte le spese occorrenti per i
lavori di adeguamento”. |